Sudan: Ong preoccupate per la sicurezza e i diritti umani
“Rimaniamo preoccupati per l’intensificarsi del conflitto armato in Darfur, la violenza
post-elettorale in Sud Sudan e la continua oppressione politica nel Sudan settentrionale”
affermano 27 Ong per la difesa dei diritti umani (molte delle quali sono africane
e del mondo arabo) in una lettera al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.
Nella missiva - riportata dall'agenzia Fides - si chiede di rinnovare il mandato dell’Esperto
indipendente dell’Onu sulla situazione dei diritti umani in Sudan. Proprio oggi, l’Esperto
presenterà la sua relazione al Consiglio dei Diritti Umani, che è riunito per la sua
15esima Sessione Annuale (che si tiene a Ginevra dal 13 settembre al 1° ottobre).
Dalla presentazione del rapporto dall’Esperto indipendente, nel maggio 2010, “in diverse
aree del Sudan, la situazione dei diritti umani si è deteriorata” afferma la lettera
delle Ong. Il Sudan sta attraversando un momento delicato, tra una difficile fase
post-elettorale (le elezioni politiche e presidenziali si sono tenute nell’aprile
2010) e l’attesa per i due referendum del gennaio 2011, per decidere l’indipendenza
del sud Sudan e l’attribuzione di Abyei, un’area ricca di petrolio contesa tra nord
e sud Sudan. Nella lettera le Ong ricordano l’aumento delle violenze nel Darfur, che
si aggiunge alle difficoltà incontrate dalle Ong umanitarie ad avere accesso alla
regione per portare conforto alla popolazione; l’incremento degli scontri nel sud
Sudan e degli attacchi contro i civili condotti dall’Esercito di Resistenza del Signore
(Lra) nell’Equatoria Occidentale; gli arresti arbitrari di oppositori e di giornalisti.
Il pericolo dell’esplodere di un nuovo conflitto nel Sudan è al centro degli sforzi
diplomatici e di quelli delle organizzazioni della società civile di diversi Paesi.
Gli Stati Uniti, che hanno promosso l’accordo inclusivo di pace del 2005 che ha messo
fine a 25 anni di guerra tra nord e sud, intendono esercitare pressioni sul governo
di Khartoum perché rispetti gli impegni relativi al referendum del 2011. Il 24 settembre
al Palazzo di Vetro di New York si terrà una sessione speciale dedicata alla situazione
sudanese. Il 19 settembre diverse Ong organizzano una serie di eventi in 14 Paesi
del mondo per richiamare l'attenzione sulle misure necessarie per prevenire il collasso
della diplomazia in Sudan che rischia di provocare una nuova guerra civile. (R.P.)