2010-09-17 15:02:18

Azione Cattolica: appello alla politica italiana in nome del bene comune


“La ripresa del mercato del lavoro, il sostegno alle famiglie, specie quelle più numerose, le riforme istituzionali, la tutela dei più deboli, la promozione dell’integrazione tra italiani e stranieri, l’attenzione alle povertà globali e all’ambiente”. Sono temi al centro del messaggio rivolto dall’Azione cattolica italiana “al Paese e alla politica” al termine del Convegno dei presidenti e degli assistenti diocesani dal titolo “Eucarestia e vita quotidiana”, che si è tenuto ad Ancona dal 10 al 12 settembre scorsi. “L’Azione cattolica italiana – afferma il messaggio citato dalla Zenit - desidera proporre una breve riflessione perché la ripresa di settembre coincida con una radicale e nuova attenzione ai problemi reali e concreti che gli italiani vivono ogni giorno, nella vita feriale”. L’Ac, in questa prospettiva, auspica che “la prossima Settimana sociale dei cattolici italiani, che si terrà a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre, sia un momento di respiro per rilanciare l’impegno a favore del bene comune, contro ogni disfattismo e in nome della speranza che muove i credenti”. L'Azione cattolica pone l’accento quindi sulla cosiddetta questione morale: “Rileviamo che alcune condotte personali – a prescindere che abbiano rilevanza penale – appaiono riprovevoli perché evidenziano scarso senso istituzionale, incuria del bene comune, uso privatistico di funzioni pubbliche o comunque socialmente rilevanti”. “Nell’omelia dello scorso 10 agosto – si legge ancora nel messaggio -, in occasione della festa di san Lorenzo, il cardinale presidente della Cei Angelo Bagnasco ha ricordato che “alla radice di tanti mali e di tante povertà vi è il ‘sottosviluppo morale’, e per questo la Chiesa non cessa di servire il mondo, nella persona amata dei poveri e nella figura delle istituzioni che presiedono il bene comune, anche con il richiamo alla dimensione etica della vita personale e sociale”. Tra le priorità del Paese si impone quella del lavoro. “Solo pochi giorni fa – ricorda Ac - l’Istat confermava che oltre un giovane su quattro in Italia è disoccupato”. Appare dunque necessaria “una verifica oggettiva delle politiche del lavoro sinora adottate, rese tra l’altro incomplete dall’assenza di un moderno sistema di welfare” così come “sembrano necessari investimenti per la formazione dei giovani non disgiunti da un organico progetto educativo”. Un appello pressante è rivolto anche per la tutela delle famiglie: “L’Italia destina alle famiglie risorse insufficienti, inferiori al resto d’Europa, e nonostante si accenni da anni a forme di sostegno più forti, quali il quoziente familiare, finora non si è passato a nulla di concreto”. In questo contesto “la speranza, le speranze vanno ostinatamente cercate nei segni buoni dei territori, nelle donne e negli uomini di buona volontà che continuano a servire le persone e le città ‘nonostante’ il terreno poco fertile”. In questa prospettiva la sfida educativa rappresenta “la risposta più significativa a molti dei problemi del Paese”. Per questo motivo, “l’Azione cattolica attende con fiducia la pubblicazione degli Orientamenti decennali dei vescovi italiani, dedicati al tema dell’educazione. Azione Cattolica rilancia infine il monito che Benedetto XVI ha lanciato già nel 2008 da Cagliari sull’urgenza di “lavorare alla formazione di una nuova generazione di uomini e di donne credenti, capaci di assumere responsabilità pubbliche nella vita civile e dunque anche nella vita politica”. L’ultimo appello è per la libertà di espressione dell’ampio contesto dell’associazionismo e del terzo settore: “In virtù del decreto ministeriale che cancella le tariffe postali agevolate, l’intera stampa del terzo settore e dell’associazionismo laico e cattolico, in gran parte gratuita e alternativa, rischia di essere eliminata. Un fatto denunciato, nell’intera estate, solo da Avvenire, e al quale non si è posto adeguato rimedio”. (M.G.)








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