2010-09-16 14:53:13

La società britannica tra secolarizzazione e sete di Dio


Sulla società britannica, la sua religiosità e il processo di secolarizzazione, Alessandro Gisotti ha raccolto a Edinburgo la testimonianza di uno scolastico gesuita, Samuel Overloop:RealAudioMP3

R. – Non credo che quella del Regno Unito si possa definire "tout court" una società secolarizzata. Credo che la fede, qui in Inghilterra, sia molto importante e lo dico anche per esperienza personale. Ho incontrato moltissime persone in parrocchia come altrove e per loro Dio è importante. Scoprire questo è stata per me una grande gioia: la fede non è una cosa marginalizzata. Credo che la sfida più importante sia quella di riuscire ad entrare in dialogo con questo mondo secolarizzato che, comunque, esiste; un dialogo tra fede e ragione. Una sfida, come sottolinea il Papa stesso, è quella di riscoprirci una minoranza creativa: dobbiamo diventare di nuovo un piccola Chiesa, umile e mite, ma con profonde radici nella fede e che non abbia paura di testimoniare. Il compito della Chiesa, di noi religiosi e dei catechisti, è quello di formare delle persone che siano profondamente radicate in Dio e, allo stesso tempo, però, persone profondamente inserite nel mondo professionale. Dobbiamo creare delle comunità gioiose, perché è attraverso queste comunità che i giovani tornato di nuovo alla Chiesa. La giustizia sociale rappresenta certamente un’altra sfida, perché tanti politici si ispirano molto alla Dottrina sociale della Chiesa e questa è una cosa che non deve essere nascosta, ma dobbiamo proclamarlo dai tetti. Lasciamoci, quindi, sfidare dal mondo!







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