Il cardinale De Giorgi ricorda l'anniversario dell’omicidio di don Puglisi
Il 15 settembre di 17 anni fa padre Pino Puglisi veniva ucciso nel degradato quartiere
di Palermo, Brancaccio, da un sicario della mafia. Ieri pomeriggio il cardinale Salvatore
De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo, ha presieduto in cattedrale la messa in
memoria del sacerdote “la cui sacrilega uccisione – ha detto nell’omelia – da parte
della disumana e antievangelica struttura di peccato, qual è la mafia - e per il
modo con cui è avvenuta e per le motivazioni in odium fidei per le quali è
stata eseguita – resta per la Chiesa di Palermo la voce perenne e implacabile del
sangue, che invita al coraggio, alla coerenza, alla fortezza, alla santa audacia nell’esercizio
del ministero sacerdotale e di ogni altro servizio nella Chiesa e nella società per
il trionfo del bene su tutte le aggressioni e le perversioni del male”. Il cardinale
De Giorgi, che nel corso della messa ha ricevuto gli auguri della diocesi di Palermo
per il suo 80.mo compleanno, ha aggiunto: “Alla vigilia della visita di Benedetto
XVI, che a Palermo accoglierà i giovani e le famiglie della Sicilia, a conclusione
dei rispettivi convegni regionali, mi pare doveroso ricordare che per padre Puglisi
i giovani e la famiglia costituivano il cuore della sua carità pastorale e l’obiettivo
centrale della sua missione sacerdotale. Innamorato di Cristo, devoto di Maria, dedito
interamente alla Chiesa, appassionato dei giovani, don Pino – ha proseguito il cardinale
De Giorgi nell’omelia – per servire la Chiesa e per educare i giovani, ha speso la
vita, ha immolato se stesso, condividendo il mistero della sofferenza e dell’obbedienza
col quale, come ci ha ricordato nella seconda lettura l’autore della Lettera agli
Ebrei, Gesù “divenne causa di salvezza per coloro che gli obbediscono” (Eb 5,9).
E proprio ieri, in occasione dell’anniversario dell’omicidio di padre Puglisi, un
gruppo di associazioni cattoliche ha lanciato al Papa, che verrà in visita a Palermo
il prossimo 3 ottobre, un appello perché il processo vada avanti con il riconoscimento
che la figura di don Pino era illuminata dalla fede. “In questa nostra terra di Sicilia
– hanno scritto le associazioni nella lettera inviata al Segretario di Stato Vaticano,
cardinale Tarcisio Bertone - il riconoscimento ecclesiale di questo martirio ha valore
di segno e costituisce una svolta verso una pietà popolare orientata alla esemplarità
evangelica”. (Da Palermo, Alessandra Zaffiro)