Mons. Celli al Congresso dell’Unione cattolica internazionale della stampa in Burkina
Faso
Intervento del presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, l’arcivescovo
Claudio Maria Celli, al XXII Congresso mondiale dell’Unione Cattolica Internazionale
della Stampa (Ucip) in corso a Ouagadougou, in Burkina Faso, sul tema “i media al
servizio della giustizia, della pace e del buon governo in un mondo di disuguaglianze
e di povertà”. Il presule, alla cerimonia di apertura, che si è svolta ieri, ha ricordato
che l’appuntamento segue lo spirito del recente Sinodo per l’Africa e quello del messaggio
di Benedetto XVI per la Giornata mondiale della pace 2009, “Combattere la povertà,
costruire la pace”. Così – ha affermato mons. Celli - “il giornalista è invitato
a essere un educatore, predicando una conversione degli stili di vita, dei modelli
di consumo e soprattutto delle strutture di potere" che hanno il compito di governare
le nostre società. Mons. Celli ha poi ricordato le idee di padre Emile Gabel, uno
dei pionieri dell’Ucip, e ha precisato che la missione del giornalista cattolico
è quella “di riferire, spiegare e commentare l’evento, situarlo in una prospettiva
di fede”. L’espressione legittima di un’opinione cattolica - ha detto ancora - “non
è una concessione, bensì ha a che fare con la solidarietà umana e le responsabilità
sociali che fondano il diritto stesso all’informazione”. Poi il riferimento al dialogo,
da considerare come una delle condizioni primarie per la pace, la giustizia e il buon
governo. “Il dialogo senza ambiguità – ha spiegato – è oggi una priorità alla quale
la Chiesa partecipa chiaramente tanto attraverso la presenza della Santa Sede nei
diversi organismi internazionali, quanto nell’impegno specifico e multiforme delle
Chiese locali e dei fedeli in seno alle diverse comunità umane nel rispetto della
sussidiarietà”. (E. B.)