Catholic Charities Usa festeggia i 100 anni di fondazione
Catholic Charities USA (Ccusa), la più grande organizzazione caritativa negli Stati
Uniti, si appresta a festeggiare i suoi cento anni di vita. La ricorrenza sarà celebrata
con una grande convention a Washington dal 25 al 28 settembre, le stesse date del
suo congresso fondativo nel 1910. In quella occasione le varie istituzioni cattoliche
impegnate nell’apostolato sociale negli Stati Uniti si ritrovarono per dare vita al
National Conference of Catholic Charities che avrebbe assunto l’attuale nome di “Catholic
Charities Usa” nel 1986. L’idea era quella di promuovere in tutte le diocesi del Paese
agenzie caritative creando una rete nazionale per coordinare le varie iniziative,
in particolare a favore dei nuovi immigrati. La quattro giorni di Washington, a cui
sono attesi un migliaio di delegati, sarà un’occasione per ricordare la storia dell’organizzazione
e soprattutto le sue figure più significative. A cominciare da mons. John O’Grady
che, da segretario esecutivo dal 1920 al 1961, contribuì in modo determinante a definire
la sua attuale fisionomia: quella di una grande organizzazione caritativa che ha fatto
della causa dei più deboli (dagli immigrati, ai poveri, agli emarginati) il suo marchio
di fabbrica in una delle fasi più tumultuose della storia americana, tra la fine del
primo conflitto mondiale con la nuova grande ondata migratoria nel Paese e l’inizio
delle grandi battaglie per i diritti civili negli anni ‘50 e ’60. Con O’Grady Catholic
Charities USA fece sentire la sua voce durante la discussione dei più importanti provvedimenti
introdotti il secolo scorso negli Stati Uniti in materia di legislazione sociale:
dalla prima grande riforma dell’immigrazione negli anni Venti, alla Legge sulla sicurezza
sociale del 1935, alla Legge sull’edilizia popolare dopo la Seconda Guerra Mondiale,
alle leggi sui diritti civili varate negli anni Cinquanta. Anche se in un contesto
sociale diverso e con nuovi problemi, lo spirito che animò mons. O’Grady e i suoi
successori è ancora vivo, come sottolinea all’agenzia Cns, l’attuale presidente, padre
Larry Snyder. Oggi il network, le cui radici affondano nelle prime opere caritative
cattoliche presenti sul suolo americano nel XVIII secolo, conta 1.700 agenzie e affiliati
e circa 337mila tra personale e volontari che assistono 9 milioni di persone. (L.Z.)