A Boves il ricordo dei martiri del 19 settembre 1943
Sabato 18 e domenica 19 settembre prossimi, nella parrocchia di San Bartolomeo a Boves,
in provincia di Cuneo, si avvierà la due giorni di ricordo e commemorazione dei martiri
del 19 settembre 1943, con un occhio particolare rivolto alle figure di don Bernardi
e di don Ghibaudo, ai quali sono dedicati anche un convegno e una mostra dal titolo
“Sacrificio e speranza”, due parole chiave nella loro vita e nel loro servizio. “Sacrificio
con la esse maiuscola rimanda al Sacrificio di Cristo, rivissuto in modo particolare
dai nostri sacerdoti nella celebrazione della messa – ha presentato l’evento il parroco
Bruno Mondino – ma sacrificio è anche la loro morte, avvenuta nella fedeltà estrema
al ministero loro affidato”. Il sacerdote ricorda che l’etimologia del termine sacrificio
è “sacrum facere”, proprio come don Giuseppe e don Mario hanno reso sacra, giorno
dopo giorno, la loro vita attraverso l’Eucarestia e i piccoli e grandi sacrifici scelti
in vista del Regno di Dio. “Anche il termine speranza può essere letto a vari livelli
– ha continuato il parroco – innanzitutto fiducia nel cuore dell’uomo, capace di cose
buone e grandi, di lavorare per un mondo migliore, come i due sacerdoti, nel pieno
infuriare della guerra”. Speranza che è al tempo stesso fiducia incrollabile in Dio
che può toccare il cuore degli uomini fino all’ultimo, e speranza che è “alzare sovente
gli occhi al paradiso”. Il ricordo di don Bernardi e di don Ghibaudo, che hanno dato
la vita per i propri amici, “non solo è doverosa gratitudine, ma è utile e istruttivo:
porta, così, a una memoria aperta, capace di riconciliazione e di imprimere nel nostro
cuore l’imperativo ‘Mai più la guerra’”, ha concluso il parroco. (R.B.)