Un nuovo modo di raccontare l'Africa: nasce un'agenzia di giornalisti cattolici promossa
dai vescovi africani
Raccontare l’Africa con la voce degli africani, offrire un’ampia informazione sulla
vita della Chiesa nei suoi diversi Paesi, comunicare attraverso le nuove tecnologie:
sono gli obiettivi di Canaa, la Catholic News Agency for Africa, che nascerà in queste
settimane su iniziativa della Conferenza dei professionisti dei media cattolici africani
riunitasi la scorsa settimana a Nairobi, in Kenya. Ad organizzare l’incontro è stato
il Simposio delle Conferenze di Africa e Madagascar, Secam, in collaborazione con
il Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali. Tiziana Campisi ha chiesto
a padre Janvier Yameogo, inviato del dicastero vaticano, di tracciare un bilancio
dei lavori:
R. - Abbiamo
deciso di creare un’agenzia di stampa cattolica continentale, con il nome provvisorio
“Canaa”, per far sentire la voce dell’Africa nei media. Un gruppo composto da tre
persone ha incontrato i tecnici del Christian Organizations Research and Advisory
Trust of Africa (Corat) per andare avanti. Ma prima di tutto, queste persone incaricate
di coordinare l’organizzazione di Canaa, faranno un resoconto dell’incontro di Nairobi
ai nostri vescovi, perché è una necessità per la Chiesa in Africa avere questa agenzia
di stampa. Ci prepariamo anche per darle esistenza legale, a livello politico. Sarà
un’agenzia di stampa cattolica con lo scopo di dare notizie on-line gratuitamente.
D.
– Quali sono i problemi che i professionisti dei media cattolici africani oggi devono
affrontare?
R. – Per avere informazioni sull’Africa siamo praticamente
condannati a riferirci a fonti occidentali. E’ l’Occidente, con le sue grandi agenzie,
che ci dice cosa succede in Africa, come viviamo in Africa. Oggi abbiamo la possibilità
di lavorare in rete, dunque è possibile organizzarci meglio nonostante le distanze.
Ci si può lamentare dicendo che mancano i soldi, ma il primo problema non è la mancanza
di soldi: è la mancanza di organizzazione, della volontà di lavorare insieme, di condividere
le informazioni.
D. – In che modo funzionerà Canaa, la Catholic News
Agency for Africa?
R. – Sarà un’agenzia di stampa on-line che offrirà
la possibilità di accedere liberamente a tutti. Quello che vogliamo fare è mettere
insieme le notizie della Chiesa: che cosa fa la Chiesa? Come vive la Chiesa in Africa?
Possiamo partire anzitutto raccontando delle Chiese locali, delle diverse comunità,
poi potremo approfondire anche altri argomenti. Ma il primo passo è quello di poter
creare questa volontà e di sapere, per esempio, quello che manca in Africa. Poi, potremo
vedere anche come allargare le nostre vedute, perché con la diaspora africana l’Africa,
oggi, si trova dappertutto.