2010-09-12 14:37:46

Gli Stati Uniti non sono in guerra con l’Islam. Obama rinnova l’appello alla tolleranza religiosa nell’anniversario dell’11 settembre


Gli Stati Uniti non saranno “mai in guerra con l’Islam”. Lo ha ribadito il presidente statunitense Obama, che, in occasione del IX anniversario degli attentati dell’11 settembre, ha rinnovato più volte l’appello a favore della tolleranza religiosa. Lo ha fatto durante una delle commemorazioni ufficiali, che si è svolta ieri al Pentagono, sulla scia delle polemiche per la costruzione di una moschea nei pressi di Ground Zero e dopo la paventata Giornata del rogo del Corano. Il servizio di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

Dietro ai sanguinosi attacchi del 2001 non c’è l’Islam ma al Qaeda, “una banda di uomini che stravolge la religione”. Obama in tutti i discorsi tenuti negli ultimi due giorni ha condannato con forza l’estremismo e l’intolleranza, ricordando agli americani l’importanza di difendere la libertà di praticare la propria religione in tutto il mondo. Il capo della Casa Bianca ha anche chiesto al Paese di continuare a lavorare per l’unità, dopo le ultime vicende che stanno mettendo a dura prova la tenuta dell’opinione pubblica americana su questo fronte: da un lato la costruzione della moschea proprio nei pressi di Ground Zero, dall’altro il progetto del rogo del Corano. Il caso, nonostante la marcia indietro del pastore Jones, ha rischiato di compromettere la convivenza tra cristiani e musulmani anche all’estero, in contesti storicamente difficili. Manifestazioni in Pakistan e Afghanistan, dove ci sono stati altri due morti nella terza giornata consecutiva di proteste. Tuttavia non sono mancate reazioni di segno diverso. In molte moschee dell’Iraq gli imam hanno letto il messaggio di condanna dell’iniziativa inviato dall’arcivescovo caldeo di Kirkuk, mons. Louis Sako, in occasione della festa dell’Eid, che segna la fine del Ramadan. L’agenzia Asianews riferisce che i leader musulmani locali hanno apprezzato la vicinanza espressa dai rappresentanti della comunità cristiana, che hanno visitato alcuni luoghi di culto islamici. Sul versante indiano, invece, è arrivata la riprovazione del progetto da parte dell’arcivescovo di Bhopal, mons. Leo Cornelio, che ha invitato tutti - cristiani e musulmani - ad isolare le frange estremiste che offendono le altre fedi.







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