Pergolesi, Cherubini e Schumann protagonisti della 65.ma Sagra Musicale Umbra
La Sagra Musicale Umbra, tra i più antichi e prestigiosi festival italiani di musica
classica e sacra, offre già nel titolo dell’edizione 2010 l’idea di un itinerario:
“Pellegrinaggi dell’anima. Da Pergolesi a Schumann”. Questi due grandi compositori,
insieme con Luigi Cherubini, sono i protagonisti principali della 65.ma Sagra che
inizia oggi e che vedrà, come da tradizione, uno o due concerti al giorno eseguiti
nelle Chiese o nei luoghi d’arte tra i più celebri dell’Umbria. Il direttore artistico
della manifestazione, Alberto Batisti, spiega al microfono di Alessandro
De Carolis perché, da sempre, la Sagra Musicale Umbra fonde arte e spiritualità
nelle sue scelte musicali:
R. – E’ un
percorso di due tipi. Da una parte è un percorso in tre tappe con tre grandi anniversari:
300 anni dalla nascita di Pergolesi, 250 da quella di Cherubini e 200 anni dalla nascita
di Schumann. Dall’altra parte un pellegrinaggio, invece, proprio fisico tra luoghi
dello spirito, monumenti d’arte, che ospitano come tradizione i concerti della Sagra
musicale umbra. Un pellegrinaggio musicale e anche visivo, ma attraverso temi che,
secondo il marchio di fabbrica della Sagra musicale umbra, sono temi sempre spirituali.
La materia prima di questo Festival, nato nel 1937, è sempre stata la musica sacra
proprio per il meraviglioso paesaggio storico dell’Umbria e i luoghi dello spirito
dell’Umbria.
D. – Lei prima accennava alle tre grandi celebrazioni di
quest’anno: Pergolesi, Cherubini, Schumann. Di questi tre compositori il cartellone
della Sagra musicale umbra di quest’anno è particolarmente ricco di opere importanti
e anche di partiture rare...
R. – Sì, anche questa è un’altra vocazione
della Sagra musicale umbra. Pergolesi, Cherubini, Schumann, in particolare i primi
due, grandi compositori anche e, direi, in particolare, di musica sacra. Hanno diviso
la loro vita fra il teatro musicale e l’attività di musicisti al servizio della Chiesa
o comunque di un’attività religiosa. Entrambi questi musicisti sono stati nel tempo
presi in considerazione più volte dalla Sagra musicale umbra ma ci sono ancora tanti
gioielli da riscoprire. Quindi, attraverso il programma di quest’anno offriamo la
ricostruzione, per esempio, di questi Vespri della Beata Vergine di Pergolesi. E’
una primizia della Sagra musicale umbra come lo è anche la presentazione del “Credo”
di Luigi Cherubini, a otto voci, una pagina monumentale, per doppio coro, che il compositore
fiorentino si portò dietro per trent’anni. E’ presente nel programma della Sagra anche
un altro lavoro sconosciuto alla grande maggioranza del pubblico ma in realtà meritevole
di una grande attenzione, il “Capriccio” per pianoforte di Luigi Cherubini: un pezzo
che dura 40 minuti senza soluzione di continuità e che non ha termini di confronto
nella letteratura pianistica non solo del tempo ma anche a venire. Altra riscoperta
è il Requiem für Mignon di Schumann su testo di Goethe, dal Wilhelm Meister, che è
un Requiem laico ma carico di una dolcezza e di una spiritualità che è, per così dire,
la traduzione romantica del mistero eterno dell’uomo di fronte alla morte.
D.
– Personaggi come Pergolesi e Cherubini sono il segno del fatto che la musica sacra
ha sempre accompagnato la Sagra musicale umbra in tutta la sua lunga storia. L’edizione
2010 mette in particolare risalto questo aspetto con il titolo “Pellegrinaggi dell’anima”.
Da cosa è stato ispirato in particolare?
R. – E’ stato ispirato dal
primo concerto in programma con Jordi Savall. Questo grande violinista da gamba, catalano,
da anni sta lavorando a un dialogo fra le musiche del Mediterraneo che è innanzitutto,
naturalmente, un dialogo fra le culture. Corrisponde esattamente a quell’idea, che
è un’idea storica della Sagra musicale umbra, cioè quella di un festival in pellegrinaggio
tra i vari luoghi della regione e la musica come la ricerca dell’assoluto. La musica
riesce a raffigurare questa tensione umana verso l’assoluto forse meglio di qualsiasi
altro linguaggio.