2010-09-11 08:20:06

Gli Usa commemorano le vittime dell'11 settembre. Obama: il nemico è al Qaeda, non l'Islam


Oggi, 11 settembre, tutta l’America ricorda gli attentati che nove anni fa sconvolsero la storia del Paese e del mondo. Una data, quest’anno, costellata da varie vicende. Tra queste, quella del pastore evangelico della Florida, che nei giorni scorsi aveva annunciato di voler bruciare, proprio oggi, copie del Corano in segno di protesta per la costruzione di una Moschea vicino a Ground Zero. Il pastore poche ore fa ha annunciato di voler rinunciare al suo gesto, che aveva suscitato critiche in tutto il mondo.
E ieri, alla vigilia delle cerimonie per l’11 settembre, il presidente Obama ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha sottolineato che il nemico degli Stati Uniti non è l’Islam, ma Al Qaeda e che bisogna catturare il suo capo, Osama Bin Laden: RealAudioMP3

11 Settembre 2001. Una data che rimarrà per sempre impressa nella memoria dell’umanità; gli Stati Uniti colpiti al cuore; uno spartiacque epocale, che ha segnato un profondo cambiamento nella società americana. Oggi, a distanza di 9 anni, che cos’è rimasto negli Stati Uniti di quella tragedia? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Fernando Fasce, docente di Storia degli Stati Uniti presso l’Università di Genova: RealAudioMP3

E sulla vicenda del rogo del Corano è intervenuto ieri il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi. “Bruciare il Corano – ha affermato – sarebbe stato non solo un segno di mancanza di rispetto, ma anche un gesto di follia”. E l’iniziativa del pastore evangelico ancora ieri ha suscitato forti proteste nei Paesi musulmani: in Afghanistan una persona è morta davanti ad una base della Nato durante una manifestazione.








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