2010-09-10 14:45:41

Pakistan: dopo le alluvioni allarmante rincaro dei prezzi dei beni di prima necessità


Carovita e speculazione soffocano la popolazione pakistana alle prese con l’emergenza umanitaria causata dalle alluvioni delle scorse settimane. La denuncia raccolta dalla Misna arriva da fonti contattate nel Sindh, provincia della valle dell’Indo dove la situazione è più difficile. “Il costo di mezzo chilogrammo di farina – calcola padre Mario Angelo Rodrigues, direttore in Pakistan delle Pontificie Opere Missionarie (Pom) – è aumentato in poche settimane da 20 a 125 rupie, più del 500%”. Padre Mario aiuta gli sfollati del Sindh che, sempre più numerosi, raggiungono Karachi e la costa del Mare Arabico. “Oggi – dice padre Mario - a Karachi ha piovuto di nuovo: un dramma nel dramma per migliaia di sfollati che si trascinano in strada, sotto teli di plastica”. Di un’emergenza che si aggrava raccontano anche da Hyderabad, la seconda città del Sindh dopo Karachi. Ma i rincari riguardano anche altre regioni. Statistiche del governo indicano che ad agosto i prezzi al consumo sono aumentati in tutto il Paese di oltre il 13% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Questi dati non tengono conto delle differenze regionali e soprattutto delle sperequazioni tra centri urbani e campagne. Secondo Shammas Ruben, responsabile della Caritas pachistana a Hyderabad, in molte zone rurali i prezzi della farina, del latte e della carne sono tra le due e le tre volte più elevati rispetto a quelli dei mercati delle grandi città. “Il governo non è in grado di controllare le tariffe – afferma Ruben – e gli speculatori la fanno da padroni”. Il problema di fondo resta ovviamente la devastazione della valle dell’Indo, una regione estesa da nord a sud su oltre un quinto del territorio nazionale. Secondo una stima diffusa in questi giorni dal dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, quest’anno in Pakistan l’estensione dei campi destinati alla coltura del riso si ridurrà del 35% rispetto al 2009. Secondo l’Organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), le alluvioni hanno distrutto oltre mezzo milione di tonnellate di sementi di grano e rischiano ora di compromettere il raccolto dell’anno prossimo. (M.G.)







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