Comunità di Sant’Egidio: mille giovani europei ad Auschwitz per "un mondo senza violenza"
Nell’anniversario degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001, la Comunità
di Sant’Egidio è da ieri in pellegrinaggio con mille giovani europei ad Auschwitz,
per riflettere su “un mondo senza violenza”. Si tratta di un migliaio i giovani studenti
universitari e di scuole superiori dell’Europa orientale. "L’iniziativa - spiega in
un comunicato la Comunità di Sant'Egidio - vuole essere una risposta concreta, umana
e culturale, alla mentalità diffusa in alcuni Paesi d’Europa dove antisemitismo, antigitanismo,
xenofobia sono molto radicati e stimolano manifestazioni di violenza giovanile, contro
ebrei, Rom e immigrati". Dopo un anno di preparazione, che ha visto un’ampia mobilitazione
negli Istituti di istruzione di numerose città europee, con cicli di lezioni, conferenze,
mostre, proiezioni, sono convenuti a Cracovia giovani provenienti dall’Ucraina, dalla
Repubblica Ceca, dall’Ungheria, dalla Romania, dalla Russia, dalla Slovacchia, dall’Italia,
dalla Germania, dalla Georgia, per recarsi in pellegrinaggio ad Auschwitz, dove dire
no al razzismo, all’antisemitismo, all’antigitanismo, che anche negli ultimi tempi
hanno fatto registrare preoccupanti episodi di violenza in molti di questi Paesi.
Il convegno è iniziato ieri a Cracovia dove i giovani hanno ascoltato la testimonianza
di Elżbieta Lesiak, bambina sopravvissuta alla deportazione e all’insurrezione del
ghetto di Varsavia. Oggi la visita ad Auschwitz e, nel primo pomeriggio, la cerimonia
commemorativa a Birkenau, al termine della quale sarà letto l’Appello comune contro
il razzismo, l’antisemitismo e l’antigitanismo. (R.P.)