La Comece: "no" ai test sulle cellule embrionali umane
La Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità europea (Comece) ha espresso
preoccupazione per l’approvazione a Bruxelles della Direttiva sulla difesa degli animali
a scopi scientifici che rischia l’inclusione, tra i metodi alternativi previsti, di
test su cellule staminali embrionali umane. “Gli Stati membri – è la preoccupazione
della Comece, riferita dalla Zenit – potrebbero essere costretti ad assicurare l’applicazione
di metodi alternativi, siano o meno basati su cellule staminali embrionali umane”.
Uno degli obiettivi della Direttiva, infatti, è sostituire i test sugli animali, previsti
per lo sviluppo dei medicinali, ma anche dei pesticidi e dei cosmetici, con metodi
alternativi finanziati dall’Unione europea, alcuni dei quali prevedono l’utilizzo
di tali cellule. Pur mostrandosi d’accordo con l’obiettivo preposto dalla Direttiva,
cioè la protezione degli animali, la Comece ricorda “la differenza fondamentale che
esiste tra la dignità degli animali e quella degli esseri umani”. L’appello della
Comece al Parlamento europeo, dunque, è di escludere immediatamente questi test alternativi
obbligatori. (R.B.)