Amnesty: per Sakineh la lapidazione va annullata e non solo sospesa
Continua ad essere al centro dell’attenzione internazionale la sorte di Sakineh, la
donna iraniana condannata alla lapidazione per adulterio e per presunta complicità
nell’omicidio del marito. Ieri la Corte suprema di Teheran ha sospeso la pena alla
lapidazione, ma oggi l’avvocato della donna ha detto di non aver ricevuto alcun documento
ufficiale in merito. Intanto il ministro degli esteri iraniano Mottaki sostiene che
il caso Sakineh sia una montatura dell'Occidente per esercitare pressioni sull’Iran.
Sulla vicenda Debora Donnini ha intervistato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty-Italia