2010-09-08 14:26:43

Sri Lanka: 'no' dei leader religiosi al terzo mandato per il presidente Rajapksa


“A Colombo la situazione e tesa e vi sono imponenti cortei e manifestazioni di piazza. La società civile ribolle: è una questione di diritti civili e di democrazia. Per questo anche i leader religiosi hanno alzato la voce, dichiarando il loro dissenso all’improvviso cambiamento della Costituzione”: è quanto dice all’agenzia Fides padre P. Srian Ranesinghe, missionario degli Oblati di Maria Immacolata, Direttore della Casa di San Vincenzo, nei pressi della capitale Colombo. Le proteste della società civile srilankese e dei leader religiosi riguardano il 18° emendamento alla Costituzione, al voto del Parlamento, che permetterebbe all’attuale presidente, Mahinda Rajapksa, di correre per un terzo mandato presidenziale. Il dissenso è sfociato in proteste di piazza, a cui hanno risposto cortei di segno opposto, generando tensione nelle strade della capitale. Il “Movimento dei Diritti Civili”, Organizzazione non governativa che accoglie numerosi attivisti in tutto il Paese, in una nota inviata all’agenzia Fides afferma: “Abbiamo vissuto trent’anni di guerra civile e abbiamo assistito all’erosione dei valori democratici nella prima Costituzione post indipendenza. La fine del conflitto armato ha portato alla nazione alte aspettative di pace, rafforzamento della democrazia e sviluppo. Tale proposta di modifica costituzionale non solo delude profondamente queste aspettative, ma crea grave apprensione”. Il Movimento lancia un appello “ai parlamentari, perché diano voto contrario all’emendamento; ai cittadini, perchè manifestino il dissenso, chiedendo al governo un congruo tempo per l’informazione e il dibattito pubblico su una eventuale modifica; al presidente, perché fermi il processo messo in moto”, per il bene della nazione. Un forum di leader religiosi cristiani, buddisti e musulmani ha espresso l’opposizione alla modifica della Carta fondamentale della nazione, notando in un comunicato: “Tutti coloro che hanno a cuore le libertà democratiche del Paese hanno espresso obiezioni”: cambiamenti di tal genere dovrebbero essere ampiamente discussi e valutati, per trovare il consenso dell’opinione pubblica. Il “Centro per la Società e la Religione”, creato e gestito dai missionari Oblati di Maria Immacolata a Colombo, ha lanciato una campagna per sensibilizzare i leader religiosi, i politici e tutti i cittadini, riaffermando l’urgenza che i “i cittadini partecipino attivamente al processo politico”. (R.P.)







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