Sri Lanka: 'no' dei leader religiosi al terzo mandato per il presidente Rajapksa
“A Colombo la situazione e tesa e vi sono imponenti cortei e manifestazioni di piazza.
La società civile ribolle: è una questione di diritti civili e di democrazia. Per
questo anche i leader religiosi hanno alzato la voce, dichiarando il loro dissenso
all’improvviso cambiamento della Costituzione”: è quanto dice all’agenzia Fides padre
P. Srian Ranesinghe, missionario degli Oblati di Maria Immacolata, Direttore della
Casa di San Vincenzo, nei pressi della capitale Colombo. Le proteste della società
civile srilankese e dei leader religiosi riguardano il 18° emendamento alla Costituzione,
al voto del Parlamento, che permetterebbe all’attuale presidente, Mahinda Rajapksa,
di correre per un terzo mandato presidenziale. Il dissenso è sfociato in proteste
di piazza, a cui hanno risposto cortei di segno opposto, generando tensione nelle
strade della capitale. Il “Movimento dei Diritti Civili”, Organizzazione non governativa
che accoglie numerosi attivisti in tutto il Paese, in una nota inviata all’agenzia
Fides afferma: “Abbiamo vissuto trent’anni di guerra civile e abbiamo assistito all’erosione
dei valori democratici nella prima Costituzione post indipendenza. La fine del conflitto
armato ha portato alla nazione alte aspettative di pace, rafforzamento della democrazia
e sviluppo. Tale proposta di modifica costituzionale non solo delude profondamente
queste aspettative, ma crea grave apprensione”. Il Movimento lancia un appello “ai
parlamentari, perché diano voto contrario all’emendamento; ai cittadini, perchè manifestino
il dissenso, chiedendo al governo un congruo tempo per l’informazione e il dibattito
pubblico su una eventuale modifica; al presidente, perché fermi il processo messo
in moto”, per il bene della nazione. Un forum di leader religiosi cristiani, buddisti
e musulmani ha espresso l’opposizione alla modifica della Carta fondamentale della
nazione, notando in un comunicato: “Tutti coloro che hanno a cuore le libertà democratiche
del Paese hanno espresso obiezioni”: cambiamenti di tal genere dovrebbero essere ampiamente
discussi e valutati, per trovare il consenso dell’opinione pubblica. Il “Centro per
la Società e la Religione”, creato e gestito dai missionari Oblati di Maria Immacolata
a Colombo, ha lanciato una campagna per sensibilizzare i leader religiosi, i politici
e tutti i cittadini, riaffermando l’urgenza che i “i cittadini partecipino attivamente
al processo politico”. (R.P.)