Scout italiani in Terra Santa per portare in dono l’effigie di “Maria regina degli
scout”
Una delegazione di scout italiani delle associazioni Agesci e Fse, accompagnati dalla
Compagnia di San Giorgio, si è recata in Israele per portare in dono l’effigie di
“Maria regina degli scout” e per stipulare un patto di fraternità con gli scout di
Terra Santa. Il 21 agosto scorso, infatti, l’effigie della Beata Vergine, che Pio
XII affidò allo scoutismo cattolico in occasione dell’Anno mariano del 1954, proclamandola,
appunto, “Regina degli scout”, è stata benedetta dal vicario del Patriarcato latino
per Israele, mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, e sistemata nel porticato della Basilica
dell’Annunciazione a Nazareth, dove sono accolte le immagini di Maria venerate in
ogni parte del mondo. La cerimonia, alla quale ha partecipato il Custode di Terra
Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, è iniziata con la processione delle icone della
Vergine e di San Giorgio ed è culminata nella solenne celebrazione officiata dagli
assistenti ecclesiastici degli scout italiani presenti, insieme con quelli di Israele
e dell’Autorità nazionale palestinese. Vi hanno preso parte 350 scout cattolici appartenenti
a 27 gruppi di Israele e dell’Autorità palestinese e 61 italiani. Di seguito è stato
stretto un patto di fraternità tra gli scout italiani e quelli di Terra Santa con
l’obiettivo di essere insieme costruttori di pace. Gli scout italiani, infatti, hanno
voluto, con questo gesto, testimoniare il proprio affetto ai loro omologhi che vivono
la realtà, spesso difficile, della Terra Santa, che custodisce la Verità storica del
Vangelo, rendendo così Nazareth una meta privilegiata per lo scoutismo cattolico mondiale.
(R.B.)