2010-09-08 14:25:35

I vescovi iracheni condannano la Giornata contro il Corano


In occasione della festa islamica di Eid al-Fitr, i cristiani in Iraq hanno inviato un messaggio di auguri alla comunità musulmana e nel contempo hanno condannato l’iniziativa del pastore americano Terry Jones, pastore di una chiesa a Gainesville, in Florida, che ha annunciato che brucerà una copia del Corano sabato 11 settembre, nono anniversario dell’attacco al World Trade Center. La tensione con la comunità islamica negli Stati Uniti, riferisce AsiaNews, si è acuita di recente, quando è circolata la notizia che si volesse costruire una nuova moschea nei pressi di Ground Zero, dove, nel 2001, nel crollo delle Torri Gemelle causati dagli attacchi di al Qaeda, morirono 2752 persone. Molti leader religiosi cristiani negli Usa hanno condannato pubblicamente questa recrudescenza di attrito, anche perché il rischio è, come già visto in passato, un conseguente aumento delle violenze anticristiane in Paesi islamici. Questa posizione è ben illustrata nel messaggio inviato oggi dall’arcivescovo caldeo di Kirkuk, in Iraq, Lous Sako: “Condanniamo questo gesto come irresponsabile e immorale, una violenza non solo verso la religione islamica, ma verso tutte le religioni”, ha detto il presule riferendosi al pastore americano, la cui posizione è “individuale” e “non rappresenta in alcun modo la posizione dei cristiani”. “C’è un’urgenza per tutti noi di lavorare insieme, mano nella mano, per rinunciare al fanatismo e alla violenza, che costituiscono la più grande minaccia alla religione”. Gli fa eco anche il vicario caldeo di Baghdad, mons. Shlemon Warduni, che al sito baghdadhope ha ribadito la sua condanna al gesto di Jones con queste parole: “Noi cristiani crediamo in un mondo d’amore perché Dio è amore e mi auguro che la condanna sia unanime – riporta il Sir – non ci stancheremo mai di predicare la pace e l’amore per Dio e tra tutti gli uomini”. (R.B.)







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