Congo: incontro a Brazzaville su donna e migrazione
Il fenomeno migratorio in Africa, la tutela dei diritti umani, la gestione delle risorse:
sono alcuni dei temi discussi dall’Associazione cattolica internazionale di servizio
per la gioventù femminile (A.c.i.s.j.f.) dell’Africa e Madagascar che si è riunita
a Brazzaville, in Congo, per la sua prima assemblea regionale sul tema “Donne e migrazione:
formare ad una più grande giustizia ed umanità”. Una quarantina i partecipanti provenienti
da Camerun, Ciad, Congo, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo,
Senegal, Togo e Francia. Come riferisce il sito www.lasemaineafricaine.com, nella
sua allocuzione all’apertura dei lavori mons. Yves Marie Monot, vescovo di Ouesso,
presidente della Commissione episcopale dell’apostolato dei laici del Congo, ha detto
che “l’A.c.i.s.j.f. ha ormai un suo ruolo nel consiglio nazionale per l’apostolato
dei laici del Congo” ed ha auspicato che “i termini giustizia, migrazione, accoglienza
e dignità non siano più percepiti come fonte di malesseri, bensì per lo sviluppo”.
L’Associazione si è posta come obiettivo quello di svegliare le coscienze nei Paesi
in cui si originano i flussi migratori, di fare formazione e informazione sul fenomeno
migratorio e di scoraggiare l’immigrazione clandestina. L’A.c.i.s.j.f. ha anche adottato
un piano d’azione che prevede anzitutto l’invio di una relazione dei lavori svoltisi
in Congo nei diversi Paesi in cui si trova ad operare, la formazione di animatori,
la celebrazione della giornata dell’immigrazione, la ricerca di mezzi logistici e
finanziari, la creazione di reti di volontari che agevolino il rimpatrio dei migranti
bloccati nel Maghreb. I partecipanti al seminario hanno inoltre chiesto alle autorità
ecclesiastiche africane di creare, a diversi livelli, strutture di studi e analisi
incaricate delle questioni migratorie, di inserire nei programmi di insegnamento delle
università, degli istituti cattolici e dei seminari la problematica migratoria, e
ancora di includere la questione delle migrazioni tra le priorità pastorali della
missione di evangelizzazione. Una mozione è stata indirizzata all’Unione africana
e ai capi di Stato africani sulla situazione dei migranti, per denunciare le condizioni
umilianti, inumane e degradanti dei giovani migranti africani nelle frontiere degli
Stati e dei Paesi di transito del Nord Africa, quali Algeria, Tunisia, Marocco e Libia.
Alle autorità politiche l’A.c.i.s.j.f. chiede la delibera di disposizioni urgenti
per garantire sicurezza e protezione ai giovani migranti che hanno subito sevizie,
esazioni e violenze. L’A.c.i.s.j.f. è un’associazione che esiste in Europa da oltre
cento anni; in Africa è nata nel 1975 e oggi è presente in 10 Paesi con 18 organizzazioni
locali. (T.C.)