2010-09-08 15:11:27

Benedetto XVI al Consiglio d'Europa: la fede cristiana favorisce la condivisione dei diritti umani universali


“Moderazione, saggezza e coraggio” sostengano la vostra “missione delicata e importante”, così Benedetto XVI, ricevendo stamane i membri dell’Ufficio dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. L’incontro è avvenuto nell’Auletta Paolo VI, dopo l’udienza generale, in occasione del 60.mo anniversario della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il servizio di Roberta Gisotti.RealAudioMP3

Che la vostra sia sempre una missione “al servizio del bene comune dell’Europa”, ha auspicato il Papa, raccomandando “moderazione, saggezza e coraggio”, nell’affrontare questioni “importanti” in agenda dell’Assemblea parlamentare, che interessano soprattutto “persone che vivono situazioni particolarmente difficili o subiscono gravi violazioni della loro dignità”: “persone affette da handicap, bambini che subiscono violenza, immigrati, rifugiati, quelli che pagano il prezzo più alto per l’attuale crisi economica e finanziaria, quelli che sono vittime di estremismi o di nuove forme di schiavitù, come il traffico di essere umani, il commercio illegale di droghe e prostituzione”, e così anche le vittime della guerra e a quanti vivono in democrazie fragili.

Il Santo Padre si è detto “ben informato” degli sforzi in atto nel Consiglio d’Europa “per difendere la libertà religiosa e opporsi alla violenza e all’intolleranza contro i credenti in Europa e nel mondo intero"...

“ ... Keeping in mind the context of today’s society….”
"...tenendo conto il contesto della società odierna dove s’incontrano differenti popoli e culture è imperativo – ha puntualizzato – sviluppare la validità universale dei diritti umani cosi anche la loro inviolabilità, inalienabilità e indivisibilità.”

Ha ricordato quindi Benedetto XVI “i rischi associati al relativismo nell’area dei valori, dei diritti e dei doveri”, e si è chiesto: “Se questi fossero privi di un oggettivo fondamento razionale, comune a tutti i popoli, e fossero basati esclusivamente su particolari culture, provvedimenti legislativi o sentenze giudiziarie, come potrebbero offrire un terreno solido e durevole alle istituzioni sovranazionali, come il Consiglio d’Europa? Come potrebbe esserci un fruttuoso dialogo tra culture” senza “principi universali intesi allo stesso modo dagli Stati membri”? “Valori, diritti e doveri” che “sono radicati – ha ribadito il Papa – nella dignità di ogni persona, qualcosa che è accessibile al ragionamento umano”.

“The Christian faith does not impede…..”
“La fede cristiana – ha concluso il Papa – non impedisce, ma favorisce questa ricerca, ed è un invito a ricercare le basi soprannaturali di questa dignità.”







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