2010-09-07 14:32:40

Regno Unito: mons. Nichols presenta la mostra “Raffaello: cartoni e arazzi per la Cappella Sistina”


Una metafora della visita del Papa nel Regno Unito: così mons. Vincent Nichols, presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, definisce la mostra “Raffaello: cartoni e arazzi per la cappella Sistina” che verrà inaugurata domani a Londra, presso il Victoria ed Albert Museum. Realizzata dalla struttura museale londinese in collaborazione con i Musei Vaticani, l’esposizione avviene in concomitanza del Viaggio apostolico di Benedetto XVI nel Regno Unito, che avrà luogo dal 16 al 19 settembre. Per la prima volta, verranno presentati insieme i cartoni preparatori - ideati e realizzati interamente da Raffaello nel 1515-1516 e in seguito conservati presso il Victoria and Albert - e i relativi arazzi, tessuti a Bruxelles nella bottega di Pieter van Aelst, tuttora conservati in Vaticano. “La giustapposizione creativa di arazzi e cartoni – afferma mons. Nichols – è una metafora della visita stessa del Santo Padre. Ogni elemento, infatti, getta nuova luce sugli altri e insieme portano un arricchimento. Quando Benedetto XVI arriverà, la settimana prossima, la mia speranza è che la gente ascolti davvero le sue parole, con un cuore aperto a sperimentare la forza creativa di una fede viva”. “La fede, come l’arte – continua il presidente dei vescovi inglesi – ci mostra come essere aperti nei pensieri e nelle opere, poiché tutti noi abbiamo la capacità di essere creativi, in modo da scoprire la trascendenza, qualunque siano i nostri limiti”. Quindi, l’arcivescovo di Westminster ribadisce: “La nostra società ha molto da guadagnare dal recupero di un modo di intendere la fede. Una cultura che ha spazio per l’anima e valorizza il dono della fede non solo dà valore alla vita, ma offre anche a noi uno spazio in cui diventare davvero umani”. Sottolineando che “la grande arte ci impone di essere aperti”, mons. Nichols aggiunge: “Credo che la stessa esperienza può accadere in un incontro con il cristianesimo, in particolare con il cattolicesimo. Naturalmente, i secoli, i conflitti ed i peccati dell’uomo possono soffocarlo e sfigurarlo, ma la vitalità creativa della cristianità non è mai debole”. “Come per l’arte – dice il presule – il problema sta nel riuscire a comprendere”, evitando “sospetti e fonti riduzioniste”. Poi, il presule conclude: “Questi arazzi sono opere significative di per sé, ma sono anche una forma espressiva potente” in quanto “sono riflessioni sulla missione degli Apostoli Pietro e Paolo, non solo nel prendersi cura della Chiesa, ma anche nel testimoniare il dono di Cristo in un mondo che non ha ancora un linguaggio in grado di parlare di Lui”. Infine, da ricordare che la mostra potrà essere visitata fino al 17 ottobre prossimo. (A cura di Isabella Piro)







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