"Comunione e solitudine", tema del XVIII Convegno di Bose sulla spiritualità ortodossa
Da quasi 20 anni rappresenta “un’importante occasione di dialogo sui temi essenziali
della vita spirituale, dove le tradizioni dell’Oriente e dell’Occidente cristiani
intersecano le attese profonde dell’uomo contemporaneo”: così si presenta la XVIII
edizione del Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, in programma
dall’8 all’11 settembre presso il Monastero di Bose, dedicato al tema “Comunione e
solitudine”. L’agenzia Zenit specifica che l’appuntamento si articolerà in quattro
giornate e che vi parteciperanno teologi, storici, filosofi, studiosi e rappresentanti
ufficiali al più alto livello delle Chiese ortodossa, cattolica e della Riforma e
ciò arricchisce di valore l’evento. In particolare, per la Chiesa cattolica, sono
attesi mons. Brian Farrell, segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione
dell’unità dei Cristiani, insieme con padre Milan Žust s.j., don Andrea Palmieri e
suor Barbara Matrecano, del medesimo dicastero; l’arcivescovo Antonio Mennini, nunzio
Apostolico presso la Federazione Russa; il cardinale Achille Silvestrini, prefetto
emerito della Congregazione per le Chiese orientali, e mons. Piero Marini, presidente
del Pontificio Comitato per i Congressi eucaristici Internazionali. “Ponendosi in
ascolto della Scrittura e dell’insegnamento dei padri, da Basilio a Isacco il Siro,
dai padri del deserto a quelli del monachesimo bizantino e russo – spiegano gli organizzatori
– ma anche interrogando la riflessione del pensiero filosofico e teologico dell’Oriente
cristiano e la sapienza di alcune grandi figure spirituali dell’ortodossia, il simposio
desidera riscoprire la relazione feconda di questi due poli costitutivi del vivere
umano”. (R.B.)