Sono quattro anche quest’anno i riconoscimenti del Premio Balzan che saranno consegnati
a Roma, all’Accademia dei Lincei, nel novembre prossimo. Oggi a Milano sono stati
comunicati i nomi dei vincitori: l’italiano Carlo Ginzburg, della Scuola Normale di
Pisa, è il vincitore del premio per la storia europea dal 1400 al 1700. Il riconoscimento
gli è stato conferito per i suoi lavori sulle credenze popolari fra il XV e il XVI
secolo. Il premio per la matematica è andato, invece, al brasiliano Jacob Palis, per
i suoi contributi fondamentali alla teoria dei sistemi dinamici. Il tedesco Manfred
Brauneck è il vincitore del premio per la storia del teatro in tutte le sue forme
espressive. La motivazione fornita è per “la sua ampia ricostruzione di due millenni
e mezzo di storia del teatro europeo, nonché per le sue ricerche sulle diverse attività
teatrali considerate in un contesto internazionale”. Il premio per la biologia e le
potenziali applicazioni delle cellule staminali è stato attribuito a Shinya Yamanaka
dell’Università di Kyoto, per la sua scoperta di un metodo che permette di trasformare
le cellule adulte già differenziate in cellule che presentano le caratteristiche delle
staminali embrionali. La Fondazione Internazionale Premio Balzan, che promuove nel
mondo la cultura, le scienze e le iniziative umanitarie, nacque nel 1956 per il desiderio
di Lina Balzan di onorare la memoria del padre, destinando ai premi il cospicuo patrimonio
ereditato. Eugenio Balzan, nato a Badia Polesine nel 1874, trascorse quasi tutta la
sua vita lavorativa, amministrando il Corriere della Sera. (Da Milano, Fabio Brenna)