Partecipazione della S. Sede alla vicenda Sakineh: eventuali interventi non in forma
pubblica ma per vie diplomatiche: così padre Lombardi interpellato dai giornalisti
La Santa Sede segue la vicenda di Sakineh con attenzione e partecipazione. E’ quanto
ha dichiarato il direttore della Sala Stampa vaticana, interpellato dai giornalisti
dopo che si è parlato di un appello rivolto dal figlio della donna iraniana alla comunità
internazionale e al Vaticano. Padre Lombardi ha sottolineato che “è nota la posizione
della Chiesa contraria alla pena di morte”, e che “la lapidazione è una sua forma
particolarmente brutale”. Padre Lombardi ha ricordato che quando alla Santa Sede è
richiesto in modo appropriato di intervenire su questioni umanitarie presso autorità
di altri Paesi, “come è avvenuto molte volte in passato, usa farlo non in forma pubblica,
ma attraverso i propri canali diplomatici”.
Per quanto riguarda gli ultimi
sviluppi della vicenda di Sakineh Mohammadi Ashtiani, condannata in Iran alla lapidazione
per adulterio e complicità nell’assassinio del marito, bisogna riferire che secondo
il suo avvocato l’esecuzione rischia di essere questione di ore. La Corte Suprema
iraniana non ha ancora formalmente accolto il ricorso contro la condanna. (A cura
di Fausta Speranza)