L’esperienza particolare della nuova parrocchia di san Massimiliano Kolbe, a Catanzaro
Una concreta risposta all’invito ad annunciare il Vangelo nelle piazze e per le strade.
E’ la parrocchia di san Massimiliano Kolbe, a Catanzaro, che il prossimo sabato 11
settembre sarà inaugurata dal vescovo della diocesi mons. Antonio Ciliberti
nelle adiacenze di una grande area commerciale di 20 ettari, frequentata da circa
10 mila visitatori al giorno. Il complesso è stato realizzato dai proprietari del
centro shopping, grazie ad accordi con il Comune in una zona abitata ormai da circa
1800 persone. Quali le finalità della nuova chiesa? Paolo Ondarza lo ha chiesto
a mons. Ciliberti:
R. – Quest’area
è posta in un contesto dove c’è uno sviluppo urbanistico e che tuttavia, fino ad oggi,
era perfettamente sfornito di infrastrutture ecclesiali. La finalità precipua non
è quella di poter esclusivamente servire coloro i quali frequentano, anche numerosi,
questo centro di attività commerciale, ma di servire la comunità stanziale.
D.
– Nel contempo, però, si risponde anche a quella chiamata ad annunciare il Vangelo
in ogni parte della città e quindi anche nelle adiacenze di un centro commerciale…
R.
– Ha detto proprio bene, perché in fondo il nostro compito è superare i limiti di
una pastorale ordinaria di sostegno che è limitata alla conservazione dell’esistenza
- che tuttavia è sempre valida ed indispensabile -, ma è orientata a realizzare una
pastorale di innovazione radicale.
D. – Una realtà che costituisce anche
una sfida, perché in mezzo ai tanti negozi frequentati ogni giorno da circa dieci
mila visitatori dediti allo shopping, sorge una Chiesa…
R. – Il centro
commerciale è attivo ma la parrocchia non è nel centro di questo luogo, dove c’è l’attività
commerciale. Certo, coloro i quali frequentano questo centro, sapendo bene che c’è
la parrocchia possono orientare la loro vita – qualora lo avvertano come un bisogno
– verso questa realtà nella quale si offre il servizio religioso.
D.
– Eccellenza, ritiene che la vicinanza a quest’area commerciale possa, in qualche
modo, venire incontro alle esigenze dei tanti che, nel giorno della Domenica, svolgono
attività di shopping perché non possono farlo in altri giorni della settimana?
R.
– Ravvisiamo come ci sia entusiasmo da parte innanzitutto della comunità che vive
in zona, ma anche da parte di coloro che lavorano nell’ambito del centro commerciale
e nell’ambito della stessa realtà cittadina. Per le persone per le quali questa era
diventata una consuetudine - e lo diventa purtroppo sempre più nell’ambito della nostra
pseudo-civiltà consumistica -, quella cioè di portarsi in questi centri commerciali
nel pomeriggio della Domenica, queste persone trovano adesso opportunamente la possibilità
di poter usufruire della ricchezza di valori spirituali.
D. – E la parrocchia
di San Massimiliano Kolbe potrebbe costituire un esperimento da applicarsi anche ad
altre città…
R. – Potrebbe essere anche una cosa utile, perché credo
che questo motivo, nel prossimo futuro, diventerà anche una motivazione esemplare,
anche per chi realizza questi centri, perché si abbia attenzione per la spiritualità
del luogo.