Usa: inaugurata a Baltimora una mostra su Giovanni Paolo II e gli ebrei
“Una benedizione reciproca: Giovanni Paolo II e il popolo ebraico”. È questo il titolo
di una mostra inaugurata oggi presso il Museo ebraico del Maryland, a Baltimora.
Promossa in collaborazione con la comunità ebraica della città, il “Baltimore Jewish
Council” e diverse organizzazioni caritative cattoliche americane, l’iniziativa ha
il sostegno del cardinale William H. Keeler, arcivescovo emerito di Baltimora e presidente
della Commissione per i rapporti cristiano-ebraici in seno alla Conferenza episcopale
degli Stati Uniti (Uscbb). L’obiettivo della mostra – riferisce l’agenzia Apic - è
di mettere in evidenza gli sforzi profusi dal Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo
II per mettere fine alle secolari tensioni e incomprensioni tra ebrei e cristiani.
Il titolo scelto evoca il messaggio di Papa Wojtyla per il 50° anniversario della
rivolta nel ghetto di Varsavia, nel 1993. In quella occasione il Pontefice aveva dichiarato
che ebrei e cristiani, seguendo l’esempio di fede di Abramo, erano chiamati “a essere
una benedizione per il mondo” e che “è quindi necessario, per noi cristiani ed ebrei,
essere per prima cosa una benedizione gli uni agli altri”. L’esposizione propone foto,
video, documenti e oggetti provenienti dalla Polonia, dall’Italia e da Israele, che
ricordano “lo straordinario contributo” dato da Giovanni Paolo II alle relazioni tra
mondo ebraico e cattolici. Secondo la direttrice del Museo Karen Falk il Papa polacco
occupa un posto particolare nel cuore degli ebrei. Giovanni Paolo II – come è noto
– è stato il primo Papa dal I secolo d.C. ad essere entrato in una sinagoga e a riconoscere
lo Stato di Israele, nonché il primo Pontefice ad avere visitato il Paese e ad avere
chiesto perdono per le mancanze e i peccati dei cristiani verso gli ebrei. La mostra,
che chiuderà i battenti il 1° gennaio 2011, mette in evidenza anche il ruolo svolto
da religiose e religiosi cattolici per salvare la vita di tanti ebrei durante le persecuzioni
naziste. (L.Z.)