Speranze di pace in Medio Oriente: editoriale di padre Lombardi
La ripresa dei negoziati di Washington per il Medio Oriente suscita nel mondo nuove
aspettative: ascoltiamo in proposito il nostro direttore, padre Federico Lombardi,
nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo
Vaticano:
Proprio mentre
si avviavano a Washington i colloqui diretti fra israeliani e palestinesi, sotto gli
auspici dell’Amministrazione americana, a Castelgandolfo il Papa riceveva il Presidente
di Israele, Shimon Peres, manifestandogli l’intensa speranza, sua e di tutta la Chiesa,
per il successo delle trattative in vista “di una pace stabile in Terra Santa e in
tutta la Regione”, sulla base di “un accordo rispettoso delle legittime aspirazioni
dei due popoli”.
Nessuno si può nascondere la difficoltà dell’impresa,
dopo tanti tentativi falliti e in un contesto in cui molti agiscono – non solo con
le parole, ma anche con la violenza – per fare fallire anche questo. Ma la via del
dialogo rimane l’unica per costruire con lungimiranza un futuro di pace nella giustizia,
che è in realtà quello a cui tutti aspirano anche se le sofferenze o l’odio ne hanno
oscurato la vista. E’ la via che la Chiesa ha sempre indicato con costanza e pazienza,
e che anche Papa Benedetto ha annunciato nel suo indimenticabile viaggio dello scorso
anno, confermato con coraggio anche dopo la terribile crisi di Gaza. A questo paziente
coraggio rende straordinaria testimonianza la bellissima dedica che il Presidente
Peres ha composto personalmente per il dono offerto al Papa, una menorah di argento,
simbolo di Israele: “A Sua Santità Papa Benedetto XVI, il Pastore che si impegna per
condurci ai campi delle benedizioni e ai campi della pace. Con grande stima”. All’impegno
dei politici si accompagna dunque l’impegno delle grandi autorità morali e religiose.
Verrà finalmente la pace? Tutti dobbiamo impegnarci in questa direzione.