Mozambico: l’arcivescovo Chimoio invita i fedeli a pregare per la nazione
“La situazione sta tornando lentamente alla calma, anche se il traffico per le strade
della capitale è molto scarso perché continua lo sciopero dei mezzi di trasporto”
dice all’Agenzia Fides una fonte della Chiesa da Maputo, capitale del Mozambico, dove
negli scontri del primo settembre 7 persone (2 delle quali erano bambini) hanno persone
la vita e 288 sono rimaste ferite. “Gli scontri più gravi si sono verificati il primo
settembre, mentre quelli di ieri, 2 settembre, sono stati più limitati” dice la fonte
di Fides, che per motivi di sicurezza desidera non essere citata. “Oggi, la situazione
sembra essersi stabilizzata. L’esercito e la polizia, che negli ultimi due giorni
pattugliavano in forze le strade di Maputo, hanno ridotto la loro presenza, mentre
alcuni negozi hanno riaperto i battenti”. "Mons. Francisco Chimoio, arcivescovo di
Maputo, ha rivolto un appello alla calma e ha chiesto ai fedeli di pregare per il
Paese” dice la fonte. La protesta è stata provocata dall’annuncio dell’aumento del
prezzo del pane del 30%, che è seguito ad analoghi aumenti delle tariffe dell’elettricità
e dell’acqua. Il governo ha annunciato che l’aumento del prezzo del pane è “irrevocabile”.
“La dichiarazione del governo ha suscitato una forte delusione nella popolazione,
ed è quindi probabile che le proteste continueranno, forse sotto altre forme” dice
la fonte di Fides. Secondo il governo il bilancio degli scontri seguiti alla protesta
popolare, che ha visto scendere in piazza migliaia di abitanti di Maputo, è di 7 morti,
288 feriti, 23 negozi presi d’assalto e saccheggiati, due vagoni di un treno e 12
autobus danneggiati. "Gli scontri si sono limitati alla capitale, nel resto del Paese
non sono stati segnalati incidenti. Solo a Beira, la seconda città del Mozambico e
sede del suo porto più importante, vi sono state manifestazioni. Beira è amministrata
dal Frelimo (Fronte di Liberazione del Mozambico), l’ex guerriglia che dal 1992 (anno
della firma dell’accordo di pace) è diventato il principale partito dell’opposizione”
dice la fonte di Fides. “È quindi possibile che le proteste a Beira siano state in
qualche modo incanalate dall’opposizione, a differenza di quelle di Maputo, che appaiono
invece essere state organizzate dal basso, con l’uso dei messaggi Sms. Tra l’altro
Maputo è ben servita dal servizio di telefonia mobile, a differenza di diverse altre
aree del Paese. Questo, forse, spiega in parte perché la protesta si è concentrata
a Maputo, al di là del fatto che è la capitale del Paese” conclude la fonte di Fides.