Il Papa ai vescovi europei: riaffermare il rispetto per il dono divino della Creazione
Riaffermare “l’imprescindibile rispetto per il dono divino della Creazione”, attraverso
“un rinnovato impegno per la tutela dell’ambiente”: è quanto scrive Benedetto XVI
in un messaggio al cardinale Péter Erdö, presidente del Consiglio delle Conferenze
episcopali d'Europa: l'organismo ha promosso il Pellegrinaggio dei vescovi europei
sul tema della salvaguardia del creato che, partito dall'Ungheria, si concluderà domenica
prossima al Santuario austriaco di Mariazell. Oggi i pellegrini si trovano nella capitale
slovacca Bratislava, dove è intervenuto il cardinale Peter Turkson, presidente del
Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Il porporato ha affermato che “la protezione
e la cura dell’ambiente sono responsabilità di ciascuno” ed è necessaria una “solidarietà
globale rinnovata”. Il cardinale Turkson ha inoltre sottolineato che il “rispetto
della vita di ogni persona non può esser messo da parte per questioni che riguardano
la produzione economica”. Ma, quali sono i frutti attesi da questo pellegrinaggio?
Roberta Gisotti ha raggiunto al telefono, tra i pellegrini in cammino, padre
Duarte da Cunha, segretario generale del Consiglio delle Conferenze episcopali
d’Europa:
R. - Prima
di tutto per i pellegrini rappresenterà una conversione, che porteranno come proposito
e come aiuto alle Conferenze episcopali dei loro Paesi. Questo sarà certamente il
primo frutto; forse non sarà immediatamente visibile, ma col tempo potrà esserlo al
mondo. C’è poi il modo di porsi davanti alla natura e ai doni di Dio e come farlo
in modo giusto, senza edonismo e senza materialismo, ma anche senza alcun interesse
ideologico e politico.
D. - Questo fronte di tutela del creato, che
significa tutela dell’uomo, vede unite le Chiese cristiane di tutto il continente
in un afflato ecumenico…
R. - Questo interesse per il creato è un interesse
veramente ecumenico. E’ poi importante sottolineare che nella nostra Chiesa cattolica,
così come all’interno delle altre Chiese, non possiamo pensare che, riguardo le problematiche
ambientali, tutto sia estremamente chiaro. E’ per questo che lo scopo di questo pellegrinaggio
è anche quello di informare e di invitare alla riflessione. C’è ancora molto da imparare,
poiché la questione è molto complessa, caratterizzata alle volte anche da interessi
ideologici ed economici, che ne impediscono una visione chiara, anche da parte degli
stessi membri della Chiesa, e che va dietro ad un’opinione pubblica controllata o
quanto meno manipolata. Il pellegrinaggio ha, quindi, anche questo scopo, quello cioè
di evidenziare che questo è un cammino, non è un punto di arrivo o un punto nel quale
siamo sicurissimi di tutto. Siamo ancora in cammino per cercare di capire meglio.