2010-09-03 14:52:08

I vescovi ugandesi preoccupati per la libertà di stampa, “indispensabile” per una vera democrazia


Mentre si avvicina la scadenza delle elezioni presidenziali del 2011, i vescovi ugandesi si dicono preoccupati per la situazione della libertà di stampa e di espressione nel Paese. In una dichiarazione riportata nei giorni scorsi dal quotidiano locale “The Daily Monitor” e ripresa dall’agenzia Apic, i presuli ricordano che l’informazione è “uno dei principali strumenti della partecipazione democratica” e che i media svolgono un ruolo “indispensabile” per il corretto funzionamento di una democrazia. Essi sono infatti “un cane da guardia” che permette all’elettorato di controllare e valutare l’operato dei suoi rappresentanti. E tuttavia, rilevano i vescovi ugandesi, la libertà di informazione è oggi “minacciata un po’ in tutto il mondo” e anche in Uganda sta subendo crescenti limitazioni. “I media – sottolinea il testo - devono essere usati per costruire e sostenere i diversi settori della comunità umana: economico, politico, culturale educativo e religioso”. Inoltre, le informazioni da essi fornite devono essere al servizio del bene comune e della società. Quest’ultima ha infatti diritto a un’informazione fondata sulla “verità, la libertà, la giustizia e la solidarietà”, come afferma la Dottrina sociale della Chiesa. Sull’importanza di un sistema dell’informazione libero in vista del voto del 2011 si era soffermato il documento finale dell’ultima plenaria dei vescovi a giugno, in cui avevano sottolineato che la libertà di informazione e di espressione “in una società veramente moderna e democratica, è di tutti i cittadini, sia singoli che organizzati”. (A cura di Lisa Zengarini)







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