India: un villaggio indù nel Karnataka boicotta i cattolici perché non pregano i loro
dei
Il villaggio di Magalawada a Haliyal, diocesi di Karwar, è stato colpito da vari casi
di colera e gli anziani hanno deciso di pregare le deità protettrice, durante questo
mese “Shravana”, che per l’almanacco indù è un periodo di buon auspicio. Nei giorni
di preghiera sono state sospese le attività, dall’agricoltura la commercio. I cattolici
all’inizio hanno aderito, ma poi hanno ripreso le ordinarie attività, anche nei giorni
di preghiera. I leader indù hanno allora deciso un boicottaggio totale dei cattolici
nella vita del villaggio; è proibito per gli indù utilizzare i veicoli dei cristiani,
fare acquisto in negozi di cattolici, è inoltre vietato assumere lavoratori cattolici.
I bambini devono persino astenersi dal consegnare i quotidiani nelle case cattoliche.
Mons. Derek Fernandes, vescovo di Karwar, in una dichiarazione riportata da AsiaNews,
dimostra la sua “profonda tristezza per il boicottaggio dei cattolici in questo villaggio;
questo ostracismo è soltanto conseguenza del nostro impegno a servire i poveri e gli
oppressi e vale solo a rafforzare il nostro impegno a lavorare per creare una società
di giustizia, pace e amore”. Tra le circa 250 famiglie del villaggio 2 sono musulmane,
circa 30 famiglie Dalit e 108 cristiane. Nella città di Haliyal, a circa 6 chilometri
dal villaggio, la diocesi di Karwar conduce scuole in lingua inglese e in Kannada
c’è un ospedale ben avviato utilizzato da persone di ogni condizione e ceto sociale.
“ La Chiesa – dichiara ancora il vescovo - non discrimina sulla base di casta o di
fede, questo boicottaggio sociale rinforza la nostra missione nel dare maggiore dignità
e potere sociale ai poveri e agli emarginati della diocesi, senza discriminazioni.”(E.C)