2010-09-01 15:32:29

Bombardamenti nel nordovest del Pakistan mentre è allerta inondazioni per due città


Continua a salire il bilancio degli intensi bombardamenti avvenuti ieri nella regione tribale pashtun di Khyber, a ridosso del confine afghano, nel nordovest del Pakistan. Secondo fonti locali, almeno 55 persone sarebbero state uccise nei raid contro sospetti covi talebani. Tra le vittime ci sono anche donne e bambine, in base a testimonianze riferite dalla televisione Geo News. L'attacco è avvenuto nella Tirah Valley, una delle principali basi degli estremisti fuggiti dalle altre regioni ora controllate dall'esercito. Intanto, nella nottata, la piena dell'Indo, che sta defluendo in mare, ha allagato parte della fascia costiera e si sta ora dirigendo verso le città di Jati e di Shah Bundar, sulla costa della provincia meridionale del Sindh, dove è scattato l'ordine di evacuazione. Le Nazioni Unite hanno avvertito del rischio di una “seconda calamità” se l'enorme numero di alluvionati non sarà raggiunto dai soccorsi, sottolineando che tra gli alluvionati pakistani ci sono mezzo milione di donne incinte che partoriranno nei prossimi sei mesi. Dall'inizio della calamità, i medici dell'Onu hanno assistito 5.600 partorienti. Si stima che il 70% degli oltre 17 milioni di pakistani colpiti siano donne e bambini e che 8,6 milioni di bambini siano a rischio di malattie causate dall'acqua contaminata.

Nel 2010 già 323 soldati Usa morti: è l'anno più nero
Dopo otto mesi, il 2010 è già l'anno più nero per i soldati americani in Afghanistan: sono morti 323 militari. Nella sola giornata di ieri hanno perso la vita sei soldati Usa: il sesto, ucciso in un attacco talebano nel sud del Paese, è stato annunciato stamattina in un comunicato dell'Isaf. In particolare, agosto è stato il mese più cruento dall'inizio dell'Operazione Enduring Freedom nel 2001.

Morte 11 persone in Grecia per il virus del Nilo occidentale
Si aggrava in Grecia il bilancio delle vittime affette dal virus del Nilo occidentale, che si trasmette attraverso la puntura delle zanzare infettate dal sangue di uccelli migratori. Il numero dei morti, come informa il Centro malattie infettive (Keelpno), è salito a 11 ed i casi registrati a 150: 35 persone sono tuttora ricoverate, nove delle quali in terapia intensiva. Da poche ore è partita una campagna di disinfestazione aerea, nella regione settentrionale del Paese. Il virus del Nilo occidentale, così chiamato per essere stato individuato per la prima volta nell’omonima regione dell’Uganda nel 1937, colpisce il sistema nervoso centrale e può provocare encefalopatiti e eningoencefaliti. Viene trasmesso esclusivamente dalle zanzare. Non esiste alcun vaccino.

Scontri a Maputo: 4 morti di cui due bambini
E' di almeno quattro morti, tra cui due bambini e decine di feriti, il bilancio di disordini in corso da questa mattina in varie zone di Maputo, la capitale mozambicana. Ne danno notizia fonti dell'agenzia Misna. Migliaia di persone sono scese in strada per protestare contro il rincaro dei prezzi di alcuni beni di prima necessità. Gruppi di giovani armati di pietre e agenti di polizia e delle forze di intervento rapido si stanno affrontando da ore in molti quartieri della città. I due bambini, secondo le fonti, stavano tornando a casa da scuola quando sono rimasti coinvolti negli scontri. Gruppi di manifestanti stanno saccheggiando negozi, banche e grandi magazzini. I posti di blocco della polizia e le barricate erette da gruppi di giovani armati, che hanno dato fuoco a copertoni, hanno di fatto isolato Maputo. Bloccati anche l'aeroporto internazionale e la strada che porta verso il Sudafrica. Il rincaro dei beni di prima necessità come riso e olio, causa della protesta, è stato del 30% dell'inizio dell'anno.

La Nord Corea rafforza i rapporti militari con la Cina
A pochi giorni dalla visita del leader nordcoreano, Kim Jong, in terra cinese, la Corea del Nord ha promesso oggi di rinsaldare i propri rapporti militari con la Cina. Le dichiarazioni di Kim Yong-nam, seconda carica della Corea del nord, hanno sottolineato gli sforzi di Pyongyang e di Pechino per migliorare le loro relazioni in un momento di crescenti tensioni nella regione. Nel frattempo, Usa e Corea del Sud hanno in programma di tenere delle esercitazioni militari congiunte sulla costa orientale della penisola coreana, manifestando l’impegno americano a proteggere ed assistere Seul. Nel 1961, Pechino e Pyongyang hanno firmato un trattato che prevede il mutuo soccorso nel caso uno dei due Paesi venisse attaccato. Il trattato è ancora in vigore, ma non sono chiari possibili ambiti d’applicazione.

Sei anni fa la strage di Beslan: 3000 persone oggi alla commemorazione
Circa 3000 persone si sono riunite questa mattina a Beslan per commemorare l'assalto alla scuola elementare, avvenuto sei anni fa, nel quale morirono oltre 300 persone, fra cui molti bambini. Il primo settembre del 2004, giorno del rientro a scuola, un commando che rivendicava la fine della guerra in Cecenia tenne in ostaggio più di 1.000 persone per tre giorni prima che le forze dell'ordine ordinassero l'assalto. Il bilancio fu gravissimo: 300 morti tra cui 186 bambini. Con i fiori in mano, sopravvissuti e parenti delle vittime si sono riuniti oggi davanti alle rovine della scuola teatro della tragedia. Una campana ha battuto le 7.15, ora in cui i ribelli ceceni armati fecero irruzione nell'istituto dove in quel momento i bambini e i genitori stavano partecipando alla cerimonia per il primo giorno di scuola. Numerose persone hanno deposto fiori e candele vicino alle foto delle vittime all'interno della palestra in rovina, dove furono tenuti sequestrati gli ostaggi.

Ancora tensione per il Nagorno-Karabakh
Il Ministero della difesa azero ha accusato oggi l'Armenia di aver attaccato le sue postazioni in Nagorno-Karabakh, territorio separatista sostenuto da Ierevan. Nello scontro sono morti tre soldati armeni e due azeri.

Messico, da gennaio oltre duemila i morti della guerra dei narcos a Ciudad Juarez
Dopo l’arresto del boss del narcotraffico, Edgar Valdez Villarreal, detto "La Barbie", rimane preoccupante il numero delle vittime provocato dalla terribile guerra dei narcos, che dall’inizio dell’anno ha provocato a Ciudad Juarez, la città più colpita dalla faida, oltre duemila morti. Il mese appena finito, è stato il più sanguinoso per la città dello Stato di Chihuahua, con 327 morti. A sorvegliare la linea di confine tra Stati Uniti e Messico arriveranno i droni americani. L'intera frontiera per circa 2.000 miglia sarà ancora più blindata, grazie al lancio di un quarto aereo senza pilota. E per l'inizio dell'anno, il Dipartimento di Sicurezza nazionale americano ha disposto sei Predator equipaggiati con telecamere per la visione notturna, capaci di volare per 30 ore consecutive. "E' un altro passo decisivo che abbiamo preso per proteggere la sicurezza del nostro confine", ha detto Janet Napolitano, segretario alla Sicurezza nazionale Usa. Migliaia di soldati al momento pattugliano quelle regioni per bloccare il traffico di armi e di droga dei Cartelli messicani, ma anche per intercettare il flusso di immigrati clandestini negli Stati Uniti. Intanto, il segretario del Consiglio di sicurezza messicano, Alejandro Poiré Romero, ha dichiarato che l’80% dei 28.353 morti per la guerra al narcotraffico sono derivati da sette conflitti attualmente in corso tra i vari cartelli della droga.

Per il Giappone l’estate 2010 è la più torrida da quando si fanno rilevazioni
L'estate 2010 è la più torrida nella storia recente del Giappone, mentre il bilancio dell'afa e del clima torrido si aggrava, contando 158 morti. Lo sostiene l'Agenzia meteorologica nazionale (Jma), secondo cui la temperatura media tra giugno e agosto ha segnato il livello più alto dal 1898, anno della prima rilevazione confrontabile con i dati di oggi. Il fenomeno è stato riscontrato in maniera uniforme sul territorio nazionale. A conferma della situazione eccezionale arriva anche l'ultimo bilancio dell'Agenzia nipponica per la gestione delle calamità naturali e incendi, per la quale dalla fine di maggio sono 158 le persone morte per i colpi di calore, mentre sono 46.728 quelle che hanno ricevuto cure ospedaliere. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Elisa Castellucci)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 244

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