2010-08-31 14:36:55

Pakistan: alcuni villaggi cristiani denunciano allagamenti ‘pilotati’


Nonostante la piena dell'Indo stia lentamente regredendo, oggi nuove aree della provincia del Sindh sono state inondate. Secondo quanto riferiscono i media locali, una nuova breccia in uno sbarramento ha causato l'allagamento di un centinaio di villaggi nel distretto di Badin. La Marina militare pachistana è al lavoro per portare in salvo la popolazione. L'area si trova a est di Thatta, la storica città evacuata quattro giorni fa e scampata alle inondazioni. Dopo aver flagellato negli ultimi dieci giorni il bacino dell'Indo e minacciato la metropoli di Hyderabad, la piena sta confluendo lentamente nel mare Arabico. Rimane però l'emergenza per 8 milioni di alluvionati, che secondo l'Onu hanno disperato bisogno di cibo, acqua pulita e medicine. Stamattina il direttore dell'Unicef, Anthony Lake e quello del Pam, Josette Sheeran, hanno visitato un campo di accoglienza degli alluvionati nella provincia del Punjab. Insieme al responsabile dell'Unesco, Irina Bokova, e all'inviato speciale dell'Onu, Jean-Maurice Ripert, terranno una conferenza stampa a Islamabad nel pomeriggio per fare il punto sulla crisi. A margine del disastro arriva pure la denuncia di gruppi di cristiani i cui villaggi sarebbero stati allagati di proposito. Sarebbe accaduto nel Punjab, nel Pakistan centrale - come riferisce l'agenzia Fides – dove gli abitanti del villaggio cristiano di Khokharabad, nei pressi di Multan, sono stati colpiti dalle acque - si presume - deviate deliberatamente. L'intero villaggio è stato spazzato via: almeno 15 i morti e 377 i profughi cristiani rimasti senza tetto. Secondo informazioni di alcune Ong locali, le inondazioni, in questo caso, sono state ‘guidate’: un politico locale di Muzaffargarh e proprietario di appezzamenti di terra nei pressi del villaggio, avrebbe fatto sì che fossero costruite dighe e barriere per deviare il flusso delle acque verso il villaggio e salvare così i propri possedimenti. Il politico ha negato ogni responsabilità affermando che la decisione è stata del Dipartimento per l'agricoltura del Distretto. A sua volta, in un gioco di rimpalli di responsabilità, il governatore del Distretto ha negato di aver impartito tali ordini. (R.G.)







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