2010-08-31 15:46:51

I vescovi tedeschi approvano nuove linee guida contro gli abusi sessuali nella Chiesa


La Conferenza episcopale tedesca ha presentato oggi a Treviri le nuove linee guida per contrastare la piaga degli abusi sessuali da parte di membri della Chiesa del Paese. Durante una conferenza stampa, l’incaricato per la questione degli abusi, mons. Stephan Ackermann, ha presentato il documento che entrerà in vigore domani, primo settembre. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3  

Le nuove norme, è stato spiegato, rappresentano un “proseguimento” del documento del 2002 contro gli abusi sessuali nella Chiesa. In particolare, le linee guida chiariscono meglio le competenze nel caso di abusi da parte di membri del clero e collaboratori ecclesiali. La prima innovazione è la nomina da parte delle diocesi di uno o più responsabili per vagliare i casi di abuso. Dopo una prima valutazione, questi incaricati sono tenuti ad informare il vescovo diocesano o, nel caso di religiosi, il superiore. Il vescovo è inoltre chiamato ad istituire un consiglio permanente di cui dovranno far parte specialisti in psichiatria, psicoterapia e diritto. Una seconda grande novità è rappresentata dalla “prevenzione attiva”: i collaboratori della Chiesa sono tenuti a segnalare immediatamente all’incaricato i sospetti di eventuali abusi. Qualora si confermasse il sospetto di abuso, le informazioni dovranno essere trasferite all’autorità giudiziaria statale o ad altre autorità competenti.

 

L’obbligo di segnalazione alla procura dello Stato, sottolinea il documento, decade solo nel caso in cui sia la vittima stessa a chiederlo. Parallelamente a questo iter, sarà avviata una procedura ecclesiastica. Il vescovo diocesano ne informerà la Santa Sede, che deciderà sui passi successivi. Il vescovo può comunque sollevare il presunto colpevole dal suo incarico ed avviare provvedimenti diversi al fine di evitare ulteriori casi di abuso. Nel documento si fa anche riferimento al sostegno pastorale e terapeutico alle vittime: un aiuto che avverrà in collaborazione con il competente servizio di assistenza ai minori o ad altre istituzioni specifiche. Il documento stabilisce inoltre che quanti saranno riconosciuti colpevoli non dovranno più essere inseriti nel servizio ecclesiale con bambini e adolescenti. Ciò, ed è un’ulteriore innovazione, vale anche per coloro che rivestono incarichi emeriti.








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