2010-08-31 14:38:55

Filippine: dopo il sequestro del bus a Manila, la Chiesa chiede la riforma delle Forze dell’Ordine


Dopo il sanguinoso epilogo a Manila del sequestro di un autobus, che ha provocato la morte di otto turisti di Hong Kong oltre al sequestratore, i presuli delle Filippine rivolgono un appello al Governo di Manila affinché proceda nella riforma delle Forze dell’Ordine. In un articolo pubblicato ieri sul sito della Conferenza dei vescovi cattolici filippini (Cbcp) - di cui riferisce L’Osservatore Romano - si riportano dichiarazioni di alcuni esponenti ecclesiali. Il cardinale Ricardo Vidal, arcivescovo di Cebu si dice convinto che si debba procedere celermente ad una revisione delle procedure di addestramento dei reparti di Polizia, anche per capire quanto non ha funzionato nel corso del sequestro dell'autobus, conclusosi in modo così cruento nonostante il grande impegno per avviare una pacifica trattativa con il sequestratore, il quale chiedeva di ricevere giustizia per l'iniquo trattamento subìto quando egli stesso era un membro della Polizia. Il cardinale Vidal esprime sentimenti di profondo cordoglio per le vittime e sottolinea che bisogna comprendere e perdonare il risentimento espresso dai familiari cinesi in alcune interviste rilasciate ai media nazionali. Mons. Nereo Odchimar, vescovo di Tandag e presidente delle Conferenza episcopale delle Filippine, auspica l’impegno dei cattolici perché sia sconfitta una mentalità di prepotenza che genera ingiustizie, che possono essere motivo - in soggetti psicologicamente fragili - per una spropositata reazione. Il presule esprime la speranza che quanto è successo a Manila non provochi sentimenti di forte ostilità da parte degli abitanti cinesi di Hong Kong nei confronti dei tanti lavoratori filippini che lavorano in quel territorio. Mons. Reynaldo Evangelista, vescovo di Boac, esorta le autorità di Manila a fare tutto il possibile per migliorare il funzionamento dello Stato sia per quanto riguarda le Forze di polizia sia procedendo alla riforma dell'apparato burocratico che, attualmente, è fortemente condizionato dalla vasta corruzione dei dipendenti. (R.G.)







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