Belgio. Il cardinale Danneels: "Mai cercato di nascondere abusi"
Il cardinale Godfried Danneels, arcivescovo emerito di Bruxelles, assicura di non
aver cercato di nascondere il caso relativo agli abusi sessuali commessi dall'ex vescovo
di Bruges, mons. Roger Vangheluwe. In una dichiarazione affidata al suo portavoce
Toon Osaer e rilanciata dalla Conferenza episcopale belga, il cardinale risponde così
alle rivelazioni pubblicate il 28 agosto scorso da due quotidiani fiamminghi “De Standaard”
e “Het Nieuwsblad”, che hanno svelato il contenuto di alcune registrazioni fatte dalla
vittima nel corso di un incontro che si è svolto in presenza del cardinale Danneels.
“Il cardinale – si legge nella dichiarazione del suo portavoce ripresa dall'agenzia
Sir - ha acconsentito a una richiesta della famiglia di essere mediatore all'interno
della cerchia familiare a causa di questo abuso. In questo contesto confidenziale
di una riunione di famiglia, sono state esaminate diverse soluzioni in vista di una
riconciliazione. In nessun momento è stata esercitata pressione sulla famiglia o sulla
vittima affinché mantenessero il segreto sulla questione o non si rivolgessero alla
Giustizia o alla Commissione Adriaenssens”, la Commissione istituita dalla Chiesa
cattolica belga per ricevere denunce per abusi sessuali commessi da chierici. Nella
dichiarazione, il cardinale torna a “condannare l'abuso commesso dall'ex vescovo”
e a “deplorarlo profondamente”. Esprime anche “la sua delusione per il fatto che sia
stata registrata e pubblicata una conversazione confidenziale, all’insaputa delle
parti presenti”. Ed aggiunge: “il fatto che non avesse reso pubblico quanto detto
in questo incontro in una precedente conferenza stampa è dovuto al fatto che non voleva
infrangere il carattere confidenziale dell'incontro. E’ anche per rispetto alla vittima,
che non si era ancora fatta conoscere pubblicamente né aveva ancora rivelato quanto
aveva subito”. (R.P.)