In Perù la povertà affligge soprattutto i minori indigeni
Il 78 per cento dei minori indigeni di età compresa fra i 3 e i 17 anni vive in condizioni
di povertà: è la drammatica fotografia della società peruviana, che nei giorni scorsi
ha descritto Paul Martin, rappresentante dell’Unicef nel Paese andino. Il dato va
confrontato con il suo parallelo tra i giovani di lingua spagnola: solo il 40 per
cento di essi è considerato indigente. L’Osservatore Romano riporta l’allarme lanciato
dall’agenzia Onu per l’infanzia, secondo la quale parte del capitale umano del Perù
va perduto, e riporta l’appello alla comunità internazionale affinché investa nella
gioventù indigena locale. Secondo i dati, in Perù la popolazione indigena conta quattro
milioni di persone - di cui un milione tra bambini e adolescenti - su un totale di
30 milioni di abitanti. La metà delle scuole per indigeni non è dotata di elettricità,
acqua potabile e fognature. In condizioni peggiori versano i gruppi nativi della selva,
come gli Asháninkas, la principale etnia dell’Amazzonia: di un quarto dei loro bambini
fra i 3 e i 5 anni non esiste il certificato di nascita. In Perù, esistono 43 idiomi
indigeni e amazzonici, raggruppati in 19 famiglie linguistiche. (R.B.)