Conferenza internazionale di missiologia in Congo: promuovere riconciliazione, giustizia
e pace
Come comunicare la Buona Novella alle vittime delle recenti guerre? Come comunicare
il Vangelo della pace a coloro che hanno difficoltà a vivere come fratelli, dopo gli
orrori della guerra? Sono stati questi i temi principali al centro della Conferenza
internazionale di missiologia che si è tenuta a Butembo (nell’est della Repubblica
Democratica del Congo), dal 25 al 27 agosto. La Conferenza – riferisce l'agenzia Fides
– è stata organizzata dall’Université Catholique du Graben (UCG), con l’aiuto di Missio.
L'istituto universitario è stato fondato nel 1989 nella diocesi di Butembo dall’allora
vescovo di Butembo-Beni, Emmanuel Kataliko, che ha voluto così rispondere ad una precisa
richiesta della popolazione. “Mi auguro che possiamo uscire dalla conferenza ancora
più impegnati a costruire il nostro Paese più bello di prima”, ha detto mons. Melchisédech
Sikuli Paluku, vescovo di Butembo-Beni, all’apertura dei lavori. La popolazione della
diocesi ha sofferto e soffre ancora a causa delle violenze perpetrate da diversi gruppi
armati che operano nell’area. Per il presule, sono da considerare anche le ripercussioni
del genocidio rwandese nella Repubblica Democratica del Congo, che ha provocato migliaia
di morti, ha afflitto il Paese con saccheggi e distruzioni e ha causato insicurezza.
L’impegno deve essere quello di una contro-testimonianza cristiana, perché il messaggio
della Chiesa sia sempre un messaggio di pace. La Conferenza internazionale di missiologia
ha voluto rafforzare le capacità di ricerca e di intervento per una vera riconciliazione
e ha voluto indirizzare un messaggio di solidarietà ai popoli oppressi dalle guerre
sollecitando gli uomini alla pace. Questi i relatori alla Conferenza: il prof. Peter
Hünn Ermann, docente di Teologia sistematica all’Università di Tubinga, il prof. Gianni
Colzani, docente di Teologia sistematica della missione presso la Pontificia Università
Urbaniana di Roma, don Bonané Bakindika, dottorando a Tubinga, e il prof. Waswandi
Kakule, rettore emerito dell’Université Catholique du Graben. (T.C.)