2010-08-28 11:19:22

Sciopero dell'industria siderurgica in Paraguay: appello dei vescovi al dialogo


Un appello urgente al dialogo e alla concordia è quello lanciato dai vescovi del Paraguay, seriamente preoccupati per il prolungarsi del braccio di ferro tra i lavoratori e l’azienda siderurgica “Acepar”, che è spesso sfociato in proteste violente. "La convivenza pacifica nella società è frutto della giustizia - scrivono i presuli - il rispetto della legge e della dignità della persona umana, insieme con il dialogo razionale e civile, sono l'orizzonte che deve guidare tutti i settori della società, governanti e governati, imprenditori e lavoratori". I presuli esprimono grave preoccupazione perché lo sciopero dell'industria siderurgica Aceros del Paraguay (Acepar), dura ormai da troppi mesi e la situazione si è incancrenita, sfociando spesso in “moti di violenza che mettono in pericolo l'integrità delle persone, in particolare dei più deboli, oggi colpiti più che mai nei loro bisogni elementari". “È vero - ricordano i vescovi - che il conflitto si sviluppa all'interno dei diritti delle parti, ma è anche vero che si è arrivati al limite, e perciò occorre un momento di riflessione delle parti, che è necessario stabiliscano ponti per il dialogo, con l’obiettivo di cercare una soluzione duratura. Una conciliazione, a beneficio del bene comune, esige il riconoscimento della dignità dell'altro e la disponibilità a rinunciare a parte dei propri legittimi interessi”. La dichiarazione dell'Episcopato del Paraguay ricorda che le parti "hanno diritti e obblighi legali" ma, specificano, quando fra questi sorgono "differenze d'interpretazione è la giustizia che deve decidere. Tutti noi cittadini siamo obbligati a sottometterci all'impero della legge e al verdetto della giustizia". Infine, i vescovi si sono rivolti a "imprenditori e lavoratori affinché ristabiliscano il dialogo e la conciliazione nella cornice della verità e del rispetto". Ai poteri pubblici, i presuli chiedono che ciascuno, nella propria sfera di competenza, "si faccia carico con decisione e giustizia" dei propri doveri. L'Episcopato affida, infine, la soluzione di questa grave situazione sociale che ormai paralizza l'intero Paese, alla protezione del Signore e alla Madre del Paraguay, la Madonna di Caacupé ed esorta i cristiani a pregare con fede e speranza. (L.B.)







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