L’Iran frena sulla lapidazione della donna condannata per adulterio
Ancora nessuna decisione finale sulla lapidazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la
donna iraniana, madre di due figli, condannata per adulterio e omicidio. Lo ha fatto
sapere il Ministero degli esteri di Teheran, dopo la mobilitazione contro la condanna
da parte di tutto il mondo occidentale. Proteste anche dall’Unione Europea, dopo le
sollecitazioni della Francia che è arrivata a chiedere alle autorità di Bruxelles
di imporre nuove sanzioni a Teheran se la condanna a morte sarà eseguita. Il ministro
degli Esteri dell’Ue, Catherine Ashton, ha proposto di inviare una lettera collettiva
di tutti gli Stati membri alle autorità iraniane per chiedere l’abolizione di tali
pratiche. E un migliaio di persone si sono radunate oggi nei giardini del Trocadero
a Parigi per una manifestazione di sostegno alla donna iraniana condannata a morte
per lapidazione.
Afghanistan: offensiva talebana In Afghanistan,
i talebani hanno lanciato una nuova offensiva contro le truppe della coalizione internazionale.
Nell’attacco a due basi della Nato nella provincia di Khos sono morti 14 ribelli.
Entrambi gli assalti, alla base Salerno e alla base Chapman, sono stati respinti senza
perdite da parte dei militari della Nato. A difendere le postazioni è intervenuta
anche l'aviazione. Ieri, in un agguato dei talebani nella provincia di Wardak, due
guardie private sono state uccise per sbaglio dai soldati della coalizione.
Somalia
v Nuovi scontri a Mogadiscio, la capitale della Somalia. Almeno 11 i civili
hanno perso la vita nelle ultime 24 ore. Da giorni miliziani di al Shabab, legati
ad Al Qaeda, hanno intensificato le operazioni contro le forze governative, con l’obiettivo
di prendere il controllo della città. Sale così ad 80 morti il bilancio delle vittime
di questa settimana.
Kenya: nuova costituzione Giornata storica ieri
per il Kenya. E’ stata promulgata la nuova Costituzione, frutto di un dibattito interno
durato oltre vent’anni. Quella che doveva essere una giornata memorabile per il Paese
africano, tuttavia, è stata scandita da aspre polemiche per la presenza del presidente
sudanese, Omar el-Bashir, già raggiunto da due mandati di cattura della Corte penale
internazionale dell’Aja per crimini di guerra e contro l’umanità, e per l’accusa di
genocidio nel Darfur.
Medio Oriente Per la riuscita dei negoziati
israelo-palestinesi – che riprenderanno il prossimo 2 settembre a Washington – servono
incontri ogni 15 giorni. Ne è convinto il premier israeliano, Benyamin Netanyahu,
che condurrà personalmente i colloqui con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese,
Abu Mazen. Intanto, si registrano nuove tensioni al confine tra Israele e la Striscia
di Gaza: truppe israeliane hanno aperto il fuoco e ferito due palestinesi nei pressi
del valico di Erez. Fonti mediche hanno riferito che i due stavano raccogliendo alcuni
mattoni nei pressi della barriera di sicurezza che separa lo Stato ebraico dell'enclave
palestinese controllata da Hamas.
La Francia chiede la liberazione di Shalit Nel
giorno del 24.mo compleanno di Gilad Shalit, il soldato franco-israeliano prigioniero
a Gaza dal 2006, il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, ha chiesto in
un messaggio la sua “liberazione immediata e incondizionata”. La Francia, ha aggiunto
il ministro, prosegue “senza sosta l'azione in favore della liberazione” e “mobilita”
le proprie reti “nella regione per far passare messaggi di responsabilità a tutti
quelli che possono contribuire al suo rilascio”.
Italia: bimbo rom morto
in un campo nomadi Resta in pericolo di vita per almeno altre 48 ore il bimbo
rom di tre mesi rimasto gravemente ustionato ieri, dopo l'incendio divampato in un
insediamento abusivo di nomadi a Roma che ha purtroppo causato anche la morte del
fratellino di tre anni, Marius. E' quanto si apprende da fonti sanitarie del Policlinico
Gemelli dove il piccolo è ricoverato. Il rogo è stato causato probabilmente da una
candela. Il Comune di Roma ha disposto immediatamente lo sgombero del campo, trasferendo
i residenti in una struttura di accoglienza, e ha garantito che i funerali del bambino
saranno a carico dell'amministrazione. Intanto, la Procura ha aperto un fascicolo
a carico d’ignoti per omicidio e incendio colposi. È un evento che suscita dolore
e ci fa vicini a persone troppo spesso stigmatizzate: è quanto dice Paolo Ciani,
responsabile del settore nomadi della comunità di Sant’Egidio. Francesca Sabatinelli
lo ha intervistato:
R. - E’ un
avvenimento terribile, nel senso che la prima cosa di cui tener conto, prima di dire
tante parole sui rom, sulla loro situazione, è proprio il dramma umano che ha vissuto
questa famiglia di persone giovanissime, che si è vista in un momento morire un figlio
e averne un altro in fin di vita in ospedale.
D. - Come mai si continua
ad assistere a queste tragedie e sempre, successivamente, a pensare che forse occorrerebbero
delle soluzioni?
R. - Il problema è che alle porte di tante città ricche
della nostra Europa, e anche alle porte della nostra capitale, c’è ancora gente che
vive in queste condizioni: in baracca e sempre a rischio di poter finire, com’è finito
questo bambino.
D. - Il sindaco di Roma, Alemanno, ha ribadito che questo
è un segnale da seguire per dare un impulso al piano nomadi capitolino…
R.
- Io non so esattamente che idea ci fosse sugli abitanti di quel campo. Sicuramente,
bisogna pensare a trovare delle soluzioni per persone che nel 2010 vivono ancora in
situazioni abitative così precarie. Io credo che Roma, l’Italia, la nostra Europa
abbia le possibilità sociali, umane, culturali, economiche per accogliere e integrare
un numero di persone relativamente piccolo, che fa parte delle nostre città e del
nostro popolo ormai da anni. Non possiamo credere che la soluzione sia solo quella
di allontanare o di cacciare, perché abbiamo capito ormai che queste persone sono
tra noi. Sarà meglio, per evitare tragedie, trovare il modo di integrarle.
Usa:
rallenta l'economia L’economia Usa sta crescendo poco e si manterrà debole
per il resto dell’anno. Per questo, la Federal Reserve – la Banca centrale americana
- è pronta ad intervenire ancora, anche con misure non convenzionali. Sono le parole
del presidente della Fed, Ben Bernanke, che ieri hanno rassicurato i mercati dopo
che i dati sul Prodotto Interno Lordo americano li avevano raggelati.
Russia
Anche la Russia proseguirà con le misure di sostegno per la sua economia.
Lo ha detto il premier Putin precisando che il Paese sta uscendo dalla crisi ma che
il processo non sarà rapido e che dunque bisogna continuare a realizzare un programma
finanziario.
Violenza nel Caucaso russo Ancora violenza nel Caucaso
Russo. Almeno 14 ribelli fondamentalisti sono stati uccisi in due distinti episodi.
Nove di loro hanno perso la vita all’alba di oggi nel corso di un blitz nella Repubblica
russa del Kabardino-Balkaria. Gli altri cinque sono stati uccisi ieri in Daghestan,
in un'operazione di rastrellamento nelle montagne.
Georgia: incidente in
miniera Esplosione in una miniera di carbone in Georgia. Tre operai sono morti,
altri sette invece sono rimasti feriti. Secondo le prime indagini, l’incidente è avvenuto
per una fuga di metano causata probabilmente da mancate precauzioni. Nello stesso
impianto, quattro minatori hanno perso la vita per un incidente avvenuto l’anno scorso.
Cile:
al via il salvataggio dei minatori In Cile, al via tra domani e lunedì prossimi
la trivellazione del cunicolo per salvare i 33 minatori intrappolati da oltre tre
settimane in una miniera del Paese. Il tunnel, da 66 centimetri, dovrebbe consentire
di estrarre gli uomini nel giro di quattro mesi. (Panoramica internazionale a cura
di Marco Guerra)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana
Anno LIV no. 240
E' possibile ricevere gratuitamente, via posta
elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta
può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.