L’Onu alla Francia: no ai rimpatri collettivi dei Rom
Continuano a far discutere i rimpatri dei cittadini bulgari e rumeni di etnia Rom
disposti dal governo francese. Sulla questione è intervenuto oggi il Comitato Onu
contro le discriminazioni razziali. L'organizzazione ha esortato Parigi ad “evitare
i rimpatri collettivi” e ad adoperarsi per soluzioni durature. Oggi, intanto, partiranno
altri due charter per la Romania, con a bordo circa 300 Rom. Il servizio di Marco
Guerra:
I Rom sono
stati “rinviati in modo collettivo nei loro Paesi d'origine senza che sia stato ottenuto
il consenso libero, pieno e informato di tutti gli individui interessati”. Così il
Comitato Onu contro il razzismo è intervenuto sulla questione dei rimpatri, esprimendo
inoltre la propria preoccupazione per l’esercizio dei diritti economici, sociali e
culturali da parte della comunità Rom. Sui rimpatri è tornato anche l’arcivescovo
Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti,
ribadendo, in una intervista alla Misna, che le espulsioni dalla Francia “sono in
contrasto con il principio della libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea
e anche con quello che sancisce che la responsabilità penale è personale e non può
in alcun modo costituire la base per un giudizio collettivo”. Il presule ha invitato
poi a “non dimenticare che i Rom furono vittime dell’olocausto e che durante la Seconda
guerra mondiale i caduti nella loro comunità furono oltre 600 mila. Di questo dramma,
spesso dimenticato dalla storia – conclude – dovremmo prendere atto e muovere la nostra
azione con misericordia profonda”. Intanto, il primo ministro francese, Fillon,
ha concordato con il presidente della Commissione Ue, Barroso, una riunione sulla
questione Rom che si terrà "nei prossimi giorni” fra “i ministri e i commissari europei”
coinvolti. E sul dibattito piomba come un macigno una nuova tragedia avvenuta
nella notte in un campo nomadi abusivo alla periferia di Roma, dove un bambino di
tre anni è morto carbonizzato per un incendio divampato in una baracca. Grave – ma
fuori pericolo - il fratellino di quattro mesi, ricoverato al Policlinico Gemelli.
Feriti lievemente anche i genitori. I Carabinieri stanno accertando le cause del rogo.