2010-08-27 15:47:55

L’Onu alla Francia: no ai rimpatri collettivi dei Rom


Continuano a far discutere i rimpatri dei cittadini bulgari e rumeni di etnia Rom disposti dal governo francese. Sulla questione è intervenuto oggi il Comitato Onu contro le discriminazioni razziali. L'organizzazione ha esortato Parigi ad “evitare i rimpatri collettivi” e ad adoperarsi per soluzioni durature. Oggi, intanto, partiranno altri due charter per la Romania, con a bordo circa 300 Rom. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

I Rom sono stati “rinviati in modo collettivo nei loro Paesi d'origine senza che sia stato ottenuto il consenso libero, pieno e informato di tutti gli individui interessati”. Così il Comitato Onu contro il razzismo è intervenuto sulla questione dei rimpatri, esprimendo inoltre la propria preoccupazione per l’esercizio dei diritti economici, sociali e culturali da parte della comunità Rom. Sui rimpatri è tornato anche l’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti, ribadendo, in una intervista alla Misna, che le espulsioni dalla Francia “sono in contrasto con il principio della libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea e anche con quello che sancisce che la responsabilità penale è personale e non può in alcun modo costituire la base per un giudizio collettivo”. Il presule ha invitato poi a “non dimenticare che i Rom furono vittime dell’olocausto e che durante la Seconda guerra mondiale i caduti nella loro comunità furono oltre 600 mila. Di questo dramma, spesso dimenticato dalla storia – conclude – dovremmo prendere atto e muovere la nostra azione con misericordia profonda”. Intanto, il primo ministro francese, Fillon, ha concordato con il presidente della Commissione Ue, Barroso, una riunione sulla questione Rom che si terrà "nei prossimi giorni” fra “i ministri e i commissari europei” coinvolti. E sul dibattito piomba come un macigno una nuova tragedia avvenuta nella notte in un campo nomadi abusivo alla periferia di Roma, dove un bambino di tre anni è morto carbonizzato per un incendio divampato in una baracca. Grave – ma fuori pericolo - il fratellino di quattro mesi, ricoverato al Policlinico Gemelli. Feriti lievemente anche i genitori. I Carabinieri stanno accertando le cause del rogo.







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