I vescovi latinoamericani sulla Pastorale afroamericana: è strumento di integrazione
sociale
"La storia degli afroamericani si caratterizza soprattutto perché parla di esclusione
sociale, economica, politica e, in particolare, razziale, poiché l'identità etnica
è stata un fattore determinante di questa esclusione". Così si legge nella dichiarazione
conclusiva dell'incontro della Pastorale afroamericana, che si è svolto dal 17 al
19 agosto a Salvador de Bahia, in Brasile, al quale hanno preso parte numerosi vescovi
latinoamericani che hanno la responsabilità di lavorare con questa popolazione. I
presuli, che nelle loro riflessioni e conclusioni, si sono ispirati soprattutto al
documento di Aparecida, che alla questione dedica un capitolo specifico, si dichiarano
più convinti che mai che il problema esiste oggi come in passato e quindi "è urgente
un'azione ecclesiale più efficace che abbia come orizzonte il superamento di una vita
di privazioni e difficoltà". Benedetto XVI, il 13 maggio 207, ad Aparecida, nel suo
discorso per l'inaugurazione della V Conferenza generale degli Episcopati dell'America
Latina e dei Caraibi, concluse il suo intervento con un breve preghiera: "Resta, Signore,
con quelli che nelle nostre società sono più vulnerabili; resta con i poveri e gli
umili, con gli indigeni e gli afroamericani, che non sempre hanno trovato spazio e
appoggio per esprimere la ricchezza della loro cultura e la saggezza della loro identità".
È proprio su queste parole del Papa, una vera invocazione all'azione pastorale, che
i vescovi hanno meditato più a lungo nell'incontro, per concludere che "la Pastorale
in favore dell'integrazione sociale e del superamento del razzismo, fa parte della
azione missionaria, in particolare della Missione continentale avviata nel 2007".
I presuli si dichiarano soddisfatti per le molte iniziative in favore della "rivitalizzazione
della cultura di origine africana presente e viva in America Latina e nei Caraibi",
e che spesso si "esprime in un forte senso della famiglia, nell'espressività corporale,
e nel senso profondo e condiviso di Dio". La Pastorale afroamericana, secondo i vescovi,
"non è una semplice espressione emotiva, nostalgica e folkloristica; non è neanche
un cammino ecclesiale isolato o settario, bensì uno spazio di comunione all'interno
della Chiesa, un processo culturale e di partecipazione". Solo così gli afroamericani
del continente potranno vivere in "una società dove esistano la stima reciproca, la
riconciliazione e la solidarietà". (L.B.)