2010-08-27 16:20:35

Francia: il bisogno di Dio al centro degli “Stati generali del cristianesimo”


“La nostra epoca ha bisogno di Dio?”: la domanda sarà al centro della prima edizione degli “Stati generali del cristianesimo” che si terranno a Lille, in Francia, dal 23 al 25 settembre. Organizzato dal settimanale “La Vita”, il convegno si articolerà in forum, dibattiti e momenti di preghiera. In un’intervista pubblicata sul sito Internet della Conferenza episcopale francese, mons. Laurent Ulrich, arcivescovo di Lille, spiega: “È giunto il momento di far parlare cristiani di mondi diversi, persone che vivono in quei ‘circuiti’ della Chiesa che non sono automaticamente in comunicazione fra loro”. “La nostra epoca – continua il presule – ha bisogno di Dio né più né meno che le epoche precedenti o seguenti. Però, oggi abbiamo l’opportunità di parlarne”, poiché “siamo segnati da una forma di indifferenza che non soddisfa nessuno. E un certo numero di nostri contemporanei portano nel cuore il desiderio di rimettere l’interiorità al centro della vita”. Poi, l’arcivescovo di Lille fa un’ulteriore precisazione: “La nostra società liberale non impedisce di parlare della fede, ma i suoi interessi sono altrove, ossia nell’immediatezza, nella sfera materiale, nei progetti a breve termine”. Ma tutto questo, aggiunge il presule, “non riempie a sufficienza le nostre vite. Le invade, sì, fa molto rumore, ma non ci fa vivere davvero”. Per questo, ribadisce, “la gente ha bisogno di ritrovare i valori fondamentali”. Tre gli argomenti che saranno affrontati nei diversi giorni del convegno, ognuno portatore di un singolare interrogativo: “Qual è la presenza cristiana nel dibattito pubblico?”, “C’è bisogno di un nuovo Concilio?” e “Evangelizzare vuol dire provocare?”. A proposito di quest’ultimo argomento, mons. Ulrich sottolinea: “Sono molti i cristiani presenti ed impegnati nella vita sociale. Ma se è vero che la ragione del loro impegno è il legame con Cristo, è anche vero che oggi ciò è molto difficile da dire. Queste persone portano avanti il loro operato, ma hanno delle riserve a testimoniare la loro fede”. La provocazione, quindi, ribadisce il presule, sta proprio nel capire se oggi si può parlare liberamente dell’amicizia con Dio, della fede che stimola il nostro impegno. Tra i presenti agli “Stati generali del cristianesimo” anche Bernard Podvin, portavoce dei vescovi francesi, e suor Nathalie Becquart, co-direttrice del Servizio nazionale per l’evangelizzazione dei giovani. (I.P.)







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