Uganda: i vescovi lanciano una guida per le prossime elezioni presidenziali nel 2011
In vista delle elezioni presidenziali in Uganda, nel 2011, i vescovi del Paese hanno
lanciato una guida in cui invitano tutti i partiti in lizza a rispettare i principi
della democrazia e le regole del fair-play prima, durante e dopo il voto. La guida
– riferisce il quotidiano locale “New Vision” ripreso dall’agenzia Apic – invita in
particolare i leader politici a rinunciare agli insulti, alle provocazioni e alle
agitazioni di piazza quale strumento di lotta, sottolineando che in una democrazia
gli avversari hanno il dovere di rispettarsi reciprocamente. Anche il governo viene
sollecitato a fare la sua parte per garantire un processo elettorale trasparente e
democratico, mentre all’esercito e alle forze di polizia l’episcopato chiede “disciplina
e professionalità” e di astenersi da qualsiasi interferenza indebita nel processo
elettorale. L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi a Kampala dal presidente
della Conferenza episcopale ugandese mons. John Baptist Odama, il quale ha richiamato
il dovere dello Stato “di vegliare affinché le elezioni siano libere, senza violenze,
né odio”e di “operare per una pace durevole, la riconciliazione, elezioni libere e
eque”. Alla conferenza stampa, l’arcivescovo di Gulu ha quindi confermato l’impegno
della Chiesa locale per una democrazia “durevole” in Uganda, anticipando che i membri
del governo, del parlamento e della commissione elettorale e i funzionari pubblici
riceveranno a breve una lettera pastorale dei vescovi sulle presidenziali. L’appuntamento
elettorale del 2011 è stato tra i punti affrontati nel documento licenziato al termine
dell’ultima plenaria dei vescovi ugandesi a giugno. Il testo, oltre ad auspicare elezioni
“guidate dai valori e dai principi della democrazia” e a ribadire l’impegno della
Chiesa ugandese “a rimanere sempre la voce dei senza voce,” si soffermava, tra l’altro,
sull’importanza di un sistema dell’informazione libero, sottolineando che la libertà
di informazione e di espressione “in una società veramente moderna e democratica,
è di tutti i cittadini, sia singoli che organizzati”. (L.Z.)