Un cristiano siro-cattolico è stato sequestrato ieri a Karakosh-Baghdeeda, da un gruppo
di uomini armati, che subito dopo il rapimento ha chiesto un riscatto di 15mila dollari
Usa. Fonti locali dell'agenzia AsiaNews affermano che la famiglia ha già pagato la
somma, ma i rapitori non hanno ancora rilasciato l’uomo. Louyaé Behnam, 35 anni, è
originario di Mosul, dove fino a pochi anni fa gestiva un negozio di vetraio. Per
ragioni di sicurezza si era trasferito insieme ai familiari a Karakosh-Baghdeeda a
30 km da Mosul. La città a maggioranza cristiana è situata, nel distretto di Karakosh
(piana di Ninive), e ospita molti profughi cristiani provenienti da Mosul e Baghdad.
Il nord dell’Iraq è da tempo teatro di attacchi mirati contro la comunità cristiana,
al centro di una lotta di potere fra arabi, curdi e turcomanni. Secondo i cristiani
gli attacchi sono collegati alla creazione di un’enclave cristiana nella piana di
Ninive, che il governo non fa nulla per contrastare. Ieri, oltre 50 persone sono morte
in una serie di attacchi che hanno colpito le città di Kirkuk, Falluja, Tikrit, Mosul,
Basra, Ramadi e Karbala. Secondo fonti ufficiali gli attentati sono opera degli estremisti
di al-Qaida, ma fonti locali dicono che “gli attacchi sono politicizzati e al-Qaida
non c’entra niente. Il loro scopo è intimidire la popolazione”. (R.P.)