Il Gran Muftì di Turchia: la chiesa di San Paolo a Tarso sia luogo di culto e non
museo
La Chiesa di San Paolo a Tarso deve essere aperta come luogo di culto e non come museo.
Questo il messaggio lanciato da Ali Bardakoglu, Gran Mufti di Turchia e capo della
direzione per gli Affari religiosi, la più importante autorità religiosa del Paese
della Mezzaluna, per il 95% musulmana. Le parole di Bardakoglu, riportate dal giornale
Avvenire, arrivano a pochi giorni dalla celebrazione dell’Eucarestia il giorno dell'Assunta
nel monastero greco-ortodosso di Sumela, a Trebisonda sul Mar Nero, che è stato luogo
di culto per 88 anni e riaperto alla preghiera una volta l’anno. La chiesa di San
Paolo, riferimento per i cristiani di tutto il mondo, è infatti attualmente adibita
a museo. I fedeli possono celebrarvi la Messa, avvisando le autorità turche con un
anticipo di tre giorni. “Trovo molto corretto che la chiesa di San Paolo a Tarso venga
utilizzata come chiesa e non con la sua attuale destinazione di museo - ha sottolineato
Bardakoglu - si tratta di un luogo consacrato ai cristiani, loro vogliono poter tener
le loro celebrazioni religiose lì e non ci devono essere ragioni per proibirglielo”.
L’Anno Paolino e il clima positivo creatosi fra le autorità turche e il compianto
vicario apostolico dell’Anatolia, Luigi Padovese, sembravano aver posto le premesse
per il cambio di destinazione dell’edificio, che sarebbe rimasto di proprietà turca,
ma gestito dai cristiani. Il protrarsi dei colloqui e l’uccisione di Padovese hanno
bloccato la situazione. Le dichiarazioni di Bardakoglu arrivano come un raggio di
luce in un momento delicato per i cristiani poiché profondamente colpiti dalla morte
del vicario apostolico. Bardakoglu ha poi esteso il discorso alla tolleranza fra fedi
diverse. “Ci sentiamo disturbati – ha detto - quando sentiamo che in Europa vengono
banditi i minareti. Dobbiamo proteggere la libertà di religione per prima cosa nei
nostri territori”. Il Gran Mufti di Turchia è noto per la sua propensione al dialogo
fra fedi. Nel 2006, durante la visita di Benedetto XVI in Turchia lo accompagnò a
Santa Sofia e nella moschea di Sultanahmet, dove il Papa e il Gran Mufti pregarono
fianco a fianco. Dal canto suo il nunzio apostolico in Turchia mons. Antonio Lucibello
ha affermato che “plaudiamo a questa dichiarazione che apre prospettive importanti
per il futuro della chiesa-museo di san Paolo a Tarso per la quale da tempo sia la
Santa Sede che la Conferenza episcopale turca avevano inoltrato richiesta come luogo
permanente di culto. Un’apertura importante - ha detto il nunzio - che speriamo possa
concretizzarsi presto”. (E.C.)