2010-08-25 13:10:19

Il Consigliere per gli affari religiosi di Obama al Meeting di Rimini: rafforzare l’impegno nell’educazione e nella famiglia


“Esperienze che educano”: è il titolo di una delle numerose tavole rotonde che hanno caratterizzato questi primi giorni di lavoro al Meeting di Rimini. Tra i relatori, anche il reverendo Joshua DuBois, Consigliere per gli affari religiosi del presidente statunitense, Barack Obama, che si è soffermato sull’importanza della famiglia e dell’educazione per sconfiggere la povertà e l’emarginazione. A Dubois, la collega della nostra redazione inglese, Emer McCarthy, ha chiesto di raccontare come sia nato il suo impegno al fianco del presidente Obama:RealAudioMP3

R. - The first time ever…
La prima volta in assoluto in cui ho sentito parlare il presidente è stato nel discorso del 2004, in occasione della Convention nazionale dei democratici per le presidenziali. In quel discorso aveva parlato del Dio “strepitoso” che tutti adoriamo nel nostro Paese. La sua fede cristiana è profonda come anche il suo impegno per una responsabile collaborazione tra fede e vita pubblica.

D. - Lei è a Rimini per parlare di questioni riguardanti esperienze che educano. Cosa ha da dire alle persone che stanno partecipando al Meeting?

R. - There’s no more fundamental crisis we’re facing…
La crisi più grave da affrontare in questo momento è il divario nell’istruzione, specialmente tra ricchi e poveri, ed è in questo ambito che dobbiamo unire le nostre forze, al di là dei confini nazionali. Ho anche parlato del ruolo dei genitori nell’educazione: sono loro, infatti, che spesso conoscono meglio i loro figli e noi dobbiamo fornire loro i mezzi per orientare la formazione e l’educazione dei loro figli. Infine, ho parlato del ruolo delle organizzazioni religiose, che si occupano d’istruzione, sia durante l’orario scolastico che nel dopo-scuola. Certamente, la Chiesa cattolica svolge un lavoro enorme, per rispondere ai bisogni dei più svantaggiati nel sistema educativo. Quindi, ho tessuto le lodi di questo impegno e ho illustrato come possiamo rafforzare il ruolo delle organizzazioni basate sulla fede nel campo dell’istruzione.

D. - Una delle iniziative dell’amministrazione Obama è stata una campagna focalizzata sulla famiglia, soprattutto su famiglie che si trovano nel bisogno …

R. - That’s exactly right…
Sì, è vero. C’è una sfida particolare che stiamo affrontando negli Stati Uniti che riguarda la “paternità”. C’è un tasso estremamente alto, in alcune comunità, di padri assenti dalle famiglie e di madri che se la devono cavare da sole. Il presidente ha ripetuto spesso che pur tra le molte responsabilità come presidente, la più importante è quella di padre delle sue due figlie, e di marito. Per questo, egli vuole affrontare questo argomento della “paternità” per incoraggiare i padri ad impegnarsi attivamente nella vita dei loro figli. Ecco, questa è una delle sue priorità ed è una questione alla quale si dedica molto.

D. - Ma perché coinvolgere i gruppi di fede?

R. - Because they are so essential…
Perché sono veramente essenziali nella formazione delle famiglie. Non c’è nessuna istituzione che porti le famiglie a stare insieme con più spirito e profondità della Chiesa. Per questo, Obama chiede alla Chiesa un impegno ancora maggiore in questa opera di consolidamento della famiglia.

D. - Un’altra sfida da affrontare tra i leader delle varie fedi negli Stati Uniti, in particolare i leader musulmani e cristiani, è la controversia sulla moschea a New York vicino a Ground Zero. Quanto è importante l’educazione anche in questo contesto?

R. - I think civility is critically important…
Io penso che l’educazione civica rivesta un’importanza fondamentale, come anche il bisogno di comprensione e di rispetto interreligioso. Direi che in tutto il nostro Paese ci sia un vero rispetto per le differenze religiose. A volte, incentrarsi sui conflitti rende la storia più interessante, ma viaggiando nel Paese si nota che in realtà la grande maggioranza degli americani rispetta profondamente le differenze religiose. Ovviamente, possono esserci dibattiti accesi, così come adesso, ma alla fine riusciamo sempre ad accordarci sui principi fondamentali. E penso veramente che il focus al Meeting di Rimini sia quello di interrogarsi sulle domande fondamentali: quali sono le cose più importanti nella vita? Quali sono le cose che, giorno dopo giorno, ci inducono ad essere le persone che Dio vuole che noi siamo? Siamo molto interessati a continuare il dialogo a questo livello. Il presidente è impegnato personalmente in una forte collaborazione con la Chiesa.







All the contents on this site are copyrighted ©.