Pakistan: dopo le inondazioni, il dramma del traffico di bambini
Non si placa l’emergenza umanitaria nel Pakistan, colpito da una seconda ondata di
monsoni che peggiora ulteriormente la drammatica situazione del Paese. Mentre sono
già 1500 i morti e 8 milioni le persone coinvolte, da ieri è in corso l’evacuazione
della provincia meridionale del Sind: dalla città principale, Shahdadkot, sommersa
dalle inondazioni, sta tentando di scappare oltre mezzo milione di persone. Ma l’allarme
più grave è quello per i bambini, minacciati da malnutrizione, epidemie e dalla mano
oscura della tratta: sono le vittime più fragili e quindi le prede più facili, perché
spesso orfani o malati. La loro vita è già stata spezzata dalle alluvioni, ma ora
rischia di essere spenta dalla fame, dalle malattie o, forse, peggio, dai trafficanti
di minori, per i quali i disastri umanitari sono purtroppo le occasioni più propizie.
La denuncia all’agenzia Fides arriva da numerose ong locali e le stime ufficiali parlano
di sei milioni di bambini al di sotto dei 14 anni colpiti in qualche modo dalla catastrofe.
Anche l’Unicef ha lanciato l’allarme: oltre tre milioni e mezzo di minori, secondo
l’agenzia dell’Onu, rischiano di morire perché esposti all’acqua contaminata. Le Nazioni
Unite stimano in 460 milioni di dollari la cifra necessaria per far fronte all’emergenza,
ma finora è stato raccolto solo un terzo della somma. La Nato, intanto, ha inviato
navi e aerei di aiuti e domani il Fondo Monetario Internazionale deciderà come muoversi.
Non aspetta, però, l’orrore del traffico dei bambini: un fenomeno già grave in Pakistan,
come rileva uno studio pubblicato all’inizio di agosto dalla ong Plan, impegnata nella
protezione dei minori. I casi di rapimenti o sparizioni sono tremila l’anno; oltre
4300 negli ultimi 18 mesi. La maggior parte di questi bambini non viene più trovata.
La responsabilità, secondo Plan, è del debole sistema di protezione dei minori esistente
nel Paese. Un’altra associazione locale, Madaadgar Helpline, ha istituito una linea
telefonica per la segnalazione degli abusi: secondo i dati in suo possesso sono già
12 i piccoli spariti nel nulla nella zona di Karachi dopo le inondazioni, ma tutti
sanno che il numero reale è ben più alto e che è destinato inesorabilmente ad aumentare
con il trascorrere delle settimane. (A cura di Roberta Barbi)