2010-08-22 14:57:34

Approvata la traduzione inglese per le diocesi americane del nuovo Messale Romano


Il cardinale arcivescovo di Chicago, Francis George, ha annunciato venerdì scorso che il Vaticano ha approvato la traduzione in inglese del Messale Romano. Il nuovo testo entrerà in vigore il 27 novembre 2011, prima domenica di Avvento. La data, ha spiegato il presidente della Conferenza episcopale statunitense, è stata scelta per dare tempo alle parrocchie di preparare i fedeli alle modifiche e agli editori di stampare le copie del Messale tradotto. La scelta della prima domenica d’Avvento ha tuttavia anche una valenza simbolica, come spiega mons. Anthony Sherman, direttore del Segretariato per il Culto Divino dell’episcopato statunitense. L’intervista è di Emer McCarthy:RealAudioMP3

R. – We have a tradition in America...

Abbiamo una tradizione in America, dal Concilio Vaticano II, per cui ogni novità è stata introdotta il primo giorno di Avvento. E’ una solida tradizione, ecco perché abbiamo scelto questa data. I vescovi canadesi e i vescovi americani hanno detto che la pubblicazione ha bisogno di almeno un anno. E’ una grande opportunità per catechizzare le persone.

 

D. – Cosa cambia in questo nuovo Messale romano...

 

R. – There are a number of different changes...

Ci sono diversi cambiamenti, anche se, direi, non penso saranno molto difficili. In molti casi si tratta solo di una parola o due, che devono essere cambiate. Gli unici cambiamenti fondamentali per cui servirà un testo ai fedeli saranno quelli presenti nel Gloria e nel Credo: in entrambi i casi, infatti, ci sono diverse modifiche. La vera sfida è per i preti, perché le preghiere, le preghiere di apertura per esempio, hanno un contenuto più ricco, lo stile è leggermente differente ed ha anche un registro differente. Sarà importante che specialmente i preti esaminino con grande cura questi testi, prima di utilizzarli.

 

D. – Uno dei dibattiti più accesi tra i cattolici al momento riguarda la liturgia e come viene celebrata. Quanto è stato difficile per chi si occupa di liturgia cercare di rimanere fedeli a questa traduzione?



R. – First of all, I don’t know why it is…

Prima di tutto, non so perché, ma la liturgia per qualche ragione diventa una via che illumina tutto. Di fronte a qualsiasi problema, alla fine, tutto punta quasi sempre alla liturgia. E quindi bisogna tenerlo a mente. Per quanto riguarda gli aspetti della traduzione, migliaia di persone sono state coinvolte in questo processo e sono state in grado di ottenere quanto volevamo. La traduzione è un processo imperfetto: c’è una linea guida da seguire e uno fa del suo meglio per seguirla. Le grandi traduzioni sono portate avanti da esperti accademici. Quindi, quello che spero è che i sacerdoti siano in grado di predicare, partendo da queste preghiere, aprendo così enormi tesori.








All the contents on this site are copyrighted ©.