E’ iniziata oggi, nella centrale nucleare iraniana di Bushehr, l’attività di caricamento
del combustibile. La struttura, di costruzione russa, comincerà ad essere operativa
entro due o tre mesi. L’avvio delle operazioni, avvenuta sotto il controllo degli
osservatori dell’Aiea, l’Agenzia dell’Onu per l’energia atomica, alimenta, tuttavia,
le preoccupazioni internazionali per un possibile uso del nucleare da parte di Teheran
a scopi bellici e non solo civili. Il servizio di Giancarlo La Vella:
Per l’Iran
è un momento storico. La centrale di Bushehr, oltre a significare un importante affrancamento
per la produzione di energia a basso costo, consente di mantenere il punto di fronte
alle richieste internazionali di una sospensione dell’attività nucleare. I tecnici
dell’Aiea hanno aperto e controllato stamani le 82 tonnellate di combustibile atomico
in barre di uranio, che consentiranno alla struttura di entrare in funzione entro
la fine dell’anno. Durante la cerimonia di inaugurazione, i responsabili iraniani
hanno ribadito che la centrale consentirà di produrre elettricità sufficiente per
rispondere alla crescente domanda interna di energia. Sottolineato, dunque, l’utilizzo
esclusivamente civile della struttura. Ma queste dichiarazioni non placano le preoccupazioni
internazionali. Il 12 luglio scorso proprio il presidente russo, Medvedev, aveva avvertito
che l’Iran è ormai vicino a dotarsi del materiale per costruire una bomba atomica.
Per questo si guarda, oltre che all’Aiea, soprattutto al personale russo per la messa
in atto dei controlli necessari, affinché l’energia prodotta venga utilizzata esclusivamente
a scopi civili. Intanto, il responsabile iraniano per l’energia nucleare, Ali Akbar
Salehi, getta benzina sul fuoco, dichiarando in un’intervista che l’Iran, dopo Bushehr,
continuerà anche ad arricchire in proprio l’uranio. La dichiarazione segue a quella
del presidente iraniano, Ahmadinejad, che ieri si è detto pronto a colloqui diretti
con le potenze mondiali, per arrivare ad un accordo di scambio di combustibile nucleare.